lunedì 28 novembre 2011
Il presidente della Cei, in una lettera che domenica verrà letta in tutte le chiese della diocesi di Genova, invita anche i responsabili della cosa pubblica a non sacrificare "quelle eccellenze produttive che possono mantenere il nostro Paese all'altezza della sua storia".
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"Sollecito i responsabili della cosa pubblica a trovare soluzioni adeguate al grave indebitamento del bilancio nazionale". Lo afferma in una nota l'arcivescovo di Genova, e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, secondo cui i sacrifici hanno senso "se vi è prospettiva di costruire insieme".L'appello del cardinal Bagnasco, contenuto in un comunicato che domenica prossima verrà letto in tutte le chiese della Diocesi di Genova, invita i responsabili della cosa pubblica anche a non sacrificare "quelle eccellenze produttive che, in modo determinante, possono mantenere il nostro Paese all'altezza della sua storia".Il riferimento è, in particolare, al "gravissimo rischio che sta vivendo la città di Genova nel contesto del mondo del lavoro", con aziende storiche come Fincantieri e Finmeccanica dal futuro incerto.Il porporato invita tutti "a un intenso impegno di preghiera perché non vengano ingiustamente penalizzate le aziende della nostra Città". E ricorda che "la Chiesa vive con la gente fra le case degli uomini e in spirito di servizio e di amore evangelico condivide le vicende che coinvolgono persone e famiglie"."Siccome ognuno ha il suo ruolo e il suo compito, invito ognuno - conclude il cardinal Bagnasco - qualunque sia la posizione in seno alla società, a fare un onesto esame di coscienza per individuare eventuali atteggiamenti da correggere nel suo vivere e nel suo lavorare".
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