martedì 4 dicembre 2012
​"Non si può dare un taglio netto ma, come sempre in questi casi, bisogna trovare una via mediana". Così il cardinale Bagnasco commenta la possibile contrapposizione tra governo e magistratura di Taranto sul decreto per l'Ilva. "Apprezzo la firma del decreto da parte del Capo dello Stato".
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"Non si può dare un taglio netto ma, come sempre in questi casi, bisogna trovare una via mediana". Così il presidente della Cei Angelo Bagnasco commenta la possibile contrapposizione tra Governo e magistratura di Taranto sul decreto per l'Ilva. "Apprezzo molto la firma del decreto da parte del Capo dello Stato". "Credo - ha aggiunto Bagnasco - che la firma del decreto sia nell'apprezzamento ovvio di tutti perché permette di sbloccare una situazione che era sempre più drammatica per decine di migliaia di persone, preoccupate per la perdita del lavoro e per la salute propria, dei figli e dei familiari"."In questi casi complessi, non si può dare un taglio netto - ha detto Bagnasco - ma bisogna trovare una via mediana che consenta, in tempi ragionevoli, certamente più rapidi possibili, di salvaguardare salute e lavoro".
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