giovedì 27 maggio 2010
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«Padre Santo, il Popolo di Dio che è in Italia Le vuole bene e si stringe a Lei». Lo ha detto il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, accogliendo con queste parole papa Benedetto XVI nell’aula sinodale in Vaticano dove sono riuniti i vescovi italiani per la loro assemblea generale.«Noi sappiamo – ha detto il card. Bagnasco – di dover sempre ringraziare Pietro per il Suo universale ministero oltre che per il Suo singolare legame con la nostra Patria, ma in questo momento ancor più per quanto Lei ha fatto e sta facendo in ordine all’esemplarità della Chiesa e dei suoi ministri. Davvero nella Sua persona ci è dato di scorgere il Pastore all’altezza delle sfide, che affronta con credibilità e lucidità questo tempo difficile; in Lei noi vediamo il maestro che parla della verità di Dio e rivela il giusto rispetto per la verità degli uomini».«Mentre rinnoviamo filiale obbedienza al Suo magistero di pensiero e di vita – ha concluso il presidente della Cei –, vogliamo confermarLe la medesima vicinanza affettuosa e sincera che ha avuto modo di sperimentare lo scorso 16 maggio in Piazza San Pietro, grazie al grande abbraccio con cui il laicato cattolico ha inteso esprimere il proprio amore per il Papa».I vescovi italiani desiderano unirsi «all'azione di autoriforma» promossa da Papa Ratzinger «perché la Chiesa sia all'altezza della sua vocazione e diventi sempre più quella che corrisponde al disegno di Dio, la cui presenza è necessario rendere presente al mondo contemporaneo, fin dentro le condizioni quotidiane dell'esistenza», ha aggiunto il card. Angelo Bagnasco.
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