venerdì 1 gennaio 2010
"La famiglia merita un maggiore riconoscimento culturale, valoriale ed economico perché, ancora una volta, si è rivelata essere l'argine che tiene, l'anello forte della compagine sociale". Ma "bisogna fare di più anche per le parrocchie e gli oratori che raccolgono una parte considerevole della gioventù". È l'invito lanciato dal presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, concludendo il discorso pronunciato a Genova in occasione del Te Deum.
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"La famiglia merita un maggiore riconoscimento culturale, valoriale ed economico perché, ancora una volta, si è rivelata essere l'argine che tiene, l'anello forte della compagine sociale". Ma "bisogna fare di più anche per le parrocchie e gli oratori che raccolgono una parte considerevole della gioventù. È l'invito lanciato dal presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, alle istituzioni competenti concludendo il discorso pronunciato a Genova in occasione del Te Deum.Parrocchie e oratori, ha ricordato Bagnasco, sono spazi "che aggregano attorno al Signore e al suo Vangelo, che aiutano i genitori nel loro compito educativo, che rafforzano la coesione sociale, l'integrazione e la solidarietà".In questi luoghi, ha affermato ancora il cardinale, "risuona il Vangelo, si stimolano ideali nobili, si sprigionano sentimenti forti, si coltivano le virtù, il gusto di servire e di vivere insieme". E questi "sono i valori che, perennemente vivi per la vitalità del Vangelo, troviamo a fondamento dell'umanesimo trascendente e solidale che respira non solo l'Italia, ma anche un'Europa sempre più smemorata e triste".
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