martedì 23 ottobre 2012
Il 23 ottobre 1942 almeno 354 persone persero la vita nella galleria del centro genovese. La gente, scossa dal violento bombardamento degli alleati, invase la galleria, che era il rifugio antiaereo, e la calca provocò una strage. Il racconto del presidente della Cei.
L'intervista del card. Bagnasco al Tg3
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Scampata per un caso alla carneficina della Galleria della Grazie a Genova, in cui nel 1942 morirono oltre 350 persone, la madre del presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, offrì in dono al Signore il bambino che portava in grembo, il futuro arcivescovo di Genova. Lo ha raccontato oggi lo stesso cardinale in una intervista alla Rai in occasione della ricorrenza della tragedia."La tragedia avvenne quando mia madre era incinta di me - ha spiegato il presidente della Cei -. I miei vivevano sul ponte di Carignano e quando c'era l'allarme aereo per i bombardamenti andavano sempre nella Galleria delle Grazie. Quel giorno, invece, mia madre vide che c'era troppa calca e si spaventò. Chiese a mio padre di non entrare anche perché era incinta. Andarono a rifugiarsi nel vicino cinema Grattacielo e quando uscirono, dopo il bombardamento, videro che stavano portando via i corpi delle persone morte, rimaste schiacciate tra loro. Mia madre a quel punto fece una preghiera al Signore dicendo 'se questo figlio nasce io te lo offro". Nella tragedia della Galleria delle Grazie del 23 ottobre 1942 morirono almeno 354 persone ma molti assicurano che si superarono le 500 vittime. La gente, scossa dal violento bombardamento del giorno precedente, invase la Galleria che era il rifugio antiaereo del centro storico e la calca provocò la strage.
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