venerdì 13 agosto 2010
COMMENTA E CONDIVIDI
«Il santuario di Arenzano ha scritto, nel corso della sua storia centenaria, importanti pagine di fede e di vita ecclesiale che bene si collocano nella tradizione della devozione al Bambino Gesù» ed è diventato nel tempo «il segno di una viva presenza di Cristo». Così disse il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, nell’omelia della Messa celebrata, all’inizio dell’anno passato, in occasione della chiusura dei festeggiamenti per il primo centenario del Santuario. Intitolato a Gesù Bambino di Praga, il Santuario di Arenzano è l’unico in Italia con questo nome. Si trova sulla sommità di un colle, in uno dei punti più panoramici della cittadina del Ponente genovese fondata in tempi remoti dai Liguri, poi divenuta importante luogo di comunicazione per i Romani e più tardi centro di pesca e navigazione per la Repubblica di Genova.Arenzano ha assunto, a partire dai primi del ’900, una notorietà crescente, prima ancora che per il turismo, grazie proprio alla presenza del suo Santuario. Nel settembre 2001, grazie alla particolare devozione dei suoi abitanti, la città è stata consacrata a Gesù Bambino.Il Santuario è divenuto così il centro del culto alla Divina Infanzia del Salvatore, un culto che propone l’ascesi della Piccola Via dell’infanzia evangelica, per cui il più grande nel regno dei cieli è colui che si fa piccolo per virtù e conversione, come un bambino. «La devozione a Gesù Bambino – spiega il priore, padre Franco Rudasso – ci impegna particolarmente, perché questa devozione tocca la sorgente della nostra fede». E dalla devozione al Bambinello «è nato nel silenzio e nella piccolezza questo Santuario che con il tempo è cresciuto e diventato grande tanto che alla sua ombra si rifugiano moltitudini provenienti da tutta Europa».La devozione al Gesù Bambino di Praga rileva nel mistero di Cristo tre aspetti ricchi di dottrina teologica: l’incarnazione del Verbo, primo atto della redenzione; la divina infanzia, nella quale impariamo la nostra corrispondenza al dono gratuito di Dio; la regalità di Gesù, perché a lui appartiene l’universo in quanto creatore e redentore. Una regalità che la Chiesa riconosce con i Magi nella festa dell’Epifania, esalta con gli Apostoli nell’ascensione di Gesù al cielo e contempla con speranza nella solennità di Cristo Re dell’universo, e che è testimoniata dalle vesti e dalle insegne regali del Bambino di Praga, che viene chiamato «Piccolo Re».Il Bambino Gesù richiama fedeli di tutto il mondo. Giovani e adulti condividono la loro fede, riconoscenza e amore per Gesù Bambino iscrivendosi alla Pia Unione che ha lo scopo di promuovere il culto a Gesù Bambino e di porre sotto la sua protezione gli iscritti, in particolare i più piccoli, perché il Signore li preservi da ogni male, ne custodisca l’innocenza e li salvi dal peccato. Vi sono poi gli zelatori, fedeli che si assumono l’impegno di diffondere il culto e la devozione a Gesù Bambino, anche attraverso l’abbonamento al «Messaggero», l’organo informativo ufficiale del Santuario. Fondato nel 1905 il «Messaggero», come spiega l’attuale direttore padre Marco Cabula, «è da sempre lo strumento che lega il Piccolo Re ai suoi devoti in tutto il mondo».Il Santuario offre accoglienza ed ospitalità gratuita ai pellegrini ed ai visitatori grazie ad appositi spazi ed al parco attrezzato ricco di verde che garantisce una sosta ombrosa anche nelle più assolate giornate estive. Tra le numerose attività organizzate presso il santuario vi sono l’Accademia musicale teresiana ed il concorso internazionale di disegno Piccoli artisti. La prima è un’associazione culturale fondata nel 1987 con lo scopo di promuovere una formazione globale dei musicisti ed organizza, tra l’altro, un concorso pianistico biennale ed un corso di canto gregoriano. Piccoli artisti è un concorso di disegno arrivato alla 43ª edizione ed ha visto, nella passata edizione, la partecipazione di settemila bambini di vari Paesi. A tutti i partecipanti è stato spedito un attestato e mille disegni sono stati scelti per essere esposti al Santuario di Gesù Bambino di Arenzano.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: