martedì 21 febbraio 2017
In Italia e nel mondo si fa memoria del lascito del servo di Dio don Luigi Giussani (22 febbraio 2005). Quest'anno ricorre anche il 35° del riconoscimento pontificio di Comunione e Liberazione
1960. Una delle lezioni di don Giussani con gli studenti.

1960. Una delle lezioni di don Giussani con gli studenti.

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In occasione del 12° anniversario della morte del servo di Dio don Luigi Giussani (22 febbraio 2005) e del 35° del riconoscimento pontificio della lettera inviata a don Julián Carrón (presidente della Fraternità di CL) papa Francesco ha scritto anche: «In un mondo lacerato dalla logica del profitto che produce nuove povertà e genera la cultura dello scarto, non desisto dall'invocare la grazia di una Chiesa povera e per i poveri. Non è un programma liberale, ma un programma radicale perché significa un ritorno alle radici. Il riandare alle origini non è ripiegamento sul passato ma è forza per un inizio coraggioso rivolto al domani. È la rivoluzione della tenerezza e dell’amore. Per questo chiedo anche a voi di unire gli intenti verso questo obiettivo. Vi auguro di lavorare con serenità e con frutto, e di testimoniare con coraggio l’autenticità della vita cristiana» (30 novembre 2016).

Inviando la lettera a tutti gli aderenti a CL, don Carrón ha scritto: «Dio non finisce mai di stupirci. Come non essere colpiti e grati per questo regalo inaspettato di un padre, che si prende così a cuore il destino dei suoi figli!»

L’elenco aggiornato delle celebrazioni è sul sito della Fraternità di Comunione e Liberazione.

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