lunedì 13 gennaio 2014

​L'annuncio di papa Francesco all'Angelus, nella Festa del Battesimo del Signore: 19 nuovi cardinali, appartenenti a 12 diverse nazioni, dal Burkina Faso ad Haiti. Sedici porporati verranno creati dal Papa nel Concistoro del 22 febbraio, festa della Cattedra di San Pietro. Il commento al Vangelo: «Nel nostro tempo c'è bisogno di un supplemento di carità». 

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Ecco chi sono i 19 porporatiAll’Angelus, nella Festa del Battesimo del Signore, Papa Francesco ha annunciato la creazione di 19 nuovi cardinali, di cui 3 arcivescovi emeriti. Sedici nuovi porporati verranno creati dal Papa nel Concistoro del 22 febbraio prossimo, festa della Cattedra di San Pietro. Gli arcivescovi residenziali, che saranno nominati cardinali, appartengono a 12 nazioni di ogni parte della terra. Questi, ha detto il Papa, “rappresentano il profondo rapporto ecclesiale fra la Chiesa di Roma e le altre Chiese sparse per il mondo”. Prima dell’importante annuncio, il Pontefice aveva sottolineato che con la nascita di Gesù “è iniziato il grande tempo della misericordia” sulla Terra. I 16 futuri cardinali, annunciati all’Angelus da Papa Francesco, sono mons. Pietro Parolin, arcivescovo titolare di Acquapendente, Segretario di Stato; mons. Lorenzo Baldisseri, Arcivescovo titolare di Diocleziana, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi; mons. Gerhard Ludwig Műller, Arcivescovo-Vescovo emerito di Regensburg, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede; mons. Beniamino Stella, Arcivescovo titolare di Midila, Prefetto della Congregazione per il Clero; mons. Vincent Nichols, Arcivescovo di Westminster (Gran Bretagna); mons. Leopoldo José Brenes Solórzano, Arcivescovo di Managua (Nicaragua); mons. Gérald Cyprien Lacroix, Arcivescovo di Québec (Canada); mons. Jean-Pierre Kutwa, Arcivescovo di Abidjan (Costa d’Avorio); mons. Orani João Tempesta, O.Cist., Arcivescovo di Rio de Janeiro (Brasile); mons. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve (Italia); mons. Mario Aurelio Poli, Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina); mons. Andrew Yeom Soo jung, Arcivescovo di Seoul (Korea); mons. Ricardo Ezzati Andrello, S.D.B., Arcivescovo di Santiago del Cile (Cile); mons. Philippe Nakellentuba Ouédraogo, Arcivescovo di Ouagadougou (Burkina Faso); mons. Orlando B. Quevedo, O.M.I., Arcivescovo di Cotabato (Filippine); mons. Chibly Langlois, Vescovo di Les Cayes (Haïti). Insieme ad essi, ha detto il Papa, unirò ai membri del Collegio cardinalizio 3 arcivescovi emeriti, “che si sono distinti per il loro servizio alla Santa Sede e alla Chiesa. Si tratta di: Mons. Loris Francesco Capovilla, arcivescovo titolare di Mesembria. Mons. Fernando Sebastián Aguilar, C.M.F., arcivescovo emerito di Pamplona. Mons. Kelvin Edward Felix, arcivescovo emerito di Castries. Il Papa ha accompagnato questo annuncio con una preghiera: “Preghiamo per i nuovi Cardinali, affinché rivestiti delle virtù e dei sentimenti del Signore Gesù (Rm 13,14) Buon Pastore, possano aiutare più efficacemente il Vescovo di Roma nel suo servizio alla Chiesa universale”. Prima dell’importante annuncio, il Papa aveva commentato il Vangelo domenicale soffermandosi sul passo in cui si narra che dopo il battesimo di Gesù da Giovanni nel Giordano, “si aprirono per lui i cieli”. Papa Francesco ha osservato che “se i cieli rimangono chiusi, il nostro orizzonte in questa vita terrena è buio, senza speranza”. “Non vi sembra – ha poi domandato il Papa – che nel nostro tempo ci sia bisogno di un supplemento di condivisione fraterna e di amore?” “Non vi sembra che abbiamo tutti bisogno di un supplemento di carità? Non quella che si accontenta dell’aiuto estemporaneo che non coinvolge, non mette in gioco, ma quella carità che condivide, che si fa carico del disagio e della sofferenza del fratello. Quale sapore acquista la vita, quando ci si lascia inondare dall’amore di Dio!”
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