lunedì 4 novembre 2013
​Così il Papa nell'Angelus di ieri in Piazza San Pietro, davanti a 100 mila fedeli, commentando l'episodio evangelico della conversione di Zaccheo. IL TESTO
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Nessun crimine, nessun peccato, nessuna attività di alcun genere può escludere un uomo dalla vicinanza e dalla misericordia divine. Non c'è comportamento umano, anche il più censurabile, "che possa cancellare dalla memoria e dal cuore di Dio uno solo dei suoi figli". E anche chi appare come "una pecora perduta", è "disprezzato e 'scomunicatò", o addirittura è "ladro e sfruttatore", può essere salvato. In giorni in cui l'attualità si interroga sull'atteggiamento da tenere verso chi si è macchiato di reati anche gravi, papa Francesco ha ribadito una delle verità evangeliche a cui è più affezionato. "Gesù è misericordioso e mai si stanca di perdonare! Ricordatelo bene, così è Gesù", ha detto ieri all'Angelus, davanti a una piazza San Pietro ricolma di oltre 100mila fedeli."Non c'è professione o condizione sociale, non c'è peccato o crimine di alcun genere che possa cancellare dalla memoria e dal cuore di Dio uno solo dei suoi figli", ha scandito Bergoglio. "Dio ricorda, sempre - ha aggiunto -, non dimentica nessuno di quelli che ha creato"."Egli è Padre - ha proseguito il Pontefice -, sempre in attesa vigile e amorevole di veder rinascere nel cuore del figlio il desiderio del ritorno a casa. E quando riconosce quel desiderio, anche semplicemente accennato, e tante volte quasi incosciente, subito gli è accanto, e con il suo perdono gli rende più lieve il cammino della conversione e del ritorno".Il Papa commentava l'episodio evangelico della conversione di Zaccheo, il cui nome significa appunto "Dio ricorda": un uomo, ha rimarcato Francesco, che "è una pecora perduta, è disprezzato e 'scomunicato', perché è un pubblicano, anzi, il capo dei pubblicani della città, amico degli odiati occupanti romani, ladro e sfruttatore". "Bella figura, eh?", ha sottolineato il Pontefice. Ma Gesù, vedendolo arrampicato su un albero al suo passaggio, lo chiama per nome e lo va a trovare a casa, "suscitando le critiche di tutta la gente di Gerico": "perché anche in quel tempo si chiacchierava tanto!", ha aggiunto Bergoglio "a braccio"."Io dico a te - ha affermato ancora il Papa aggiungendo passi improvvisatì al suo discorso -: se tu hai un peso sulla tua coscienza, se tu hai vergogna di tante cose che hai commesso, fermati un po', non spaventarti. Pensa che qualcuno ti aspetta perché mai ha smesso di ricordarti. E questo qualcuno è tuo padre, è Dio, è Gesù che ti aspetta". Come Zaccheo, "sali sull'albero della voglia di essere perdonato", ha detto ancora il Pontefice: "Io ti assicuro che non sarai deluso - ha concluso -. Gesù è misericordioso e mai si stanca di perdonare! Ricordatelo bene, così è Gesù".
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