mercoledì 8 dicembre 2010
La Chiesa celebra la Madre «senza peccato». Una vita che nasce nel grembo di una donna: è questo il mistero più grande da cui inizia il percorso della santità, l’itinerario di un’esistenza realizzata, la forza in grado di cambiare la storia e dare un futuro diverso agli uomini di ogni tempo.
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Una vita che nasce nel grembo di una donna: è questo il mistero più grande da cui inizia il percorso della santità, l’itinerario di un’esistenza realizzata, la forza in grado di cambiare la storia e dare un futuro diverso agli uomini di ogni tempo. È questo il messaggio che si cela dietro alla solennità celebrata oggi dalla Chiesa: l’Immacolata concezione di Maria. La Madre di Dio è da sempre l’esempio più chiaro della possibilità di gettare un ponte tra cielo e terra attraverso un semplice «sì». Ma quella risposta, per Maria, come per tutti gli altri uomini, non nasce da uno sforzo volontaristico, è preparata, germogliata da un tessuto di relazioni vissute nel segno dell’amore. Ecco perché da sempre la sensibilità comune dei fedeli cristiani ha accostato a Maria il concetto di «concepita senza macchia», cioè «esentata» dal peccato originale sin dall’inizio della sua esistenza, nel grembo della madre, dal momento del concepimento.Un concetto non facile da tradurre in argomentazioni teologiche e fonte di numerose dispute tra gli studiosi, preoccupati del fatto che questa «salvezza preventiva» concessa a Maria mettesse in dubbio l’universalità dell’opera di Cristo, unico autentico salvatore. Tra il XIII e il XIV secolo, grazie a Duns Scoto, il nodo teologico fu superato, anche se il «cuore» dei fedeli in qualche modo aveva già intuito che la concezione immacolata di Maria altro non era se non il primo frutto della salvezza di Cristo. Ancora una volta la Vergine rendeva il Figlio di Dio più vicino all’esperienza comune di ogni essere umano, a cominciare da quell’universale gesto di dare la vita.Il pronunciamento ufficiale sul dogma dell’Immacolata concezione arrivò l’8 dicembre 1854, con la costituzione apostolica «Ineffabilis Deus» di Pio IX, ma la festa era entrata nella Chiesa da tempo (nel 1661 Alessandro VII aveva inserito la festa nel calendario). Il legame tra i Pontefici e l’Immacolata nel tempo è andato via via rinforzandosi, anche grazie al tradizionale gesto di omaggio che ogni anno l’8 dicembre vede il Papa ai piedi della statua della Vergine in piazza di Spagna a Roma. L’effigie fu inaugurata e benedetta l’8 dicembre 1857 dallo stesso Pio IX; Pio XII avviò la tradizione di inviare dei fiori alla statua e Giovanni XXIII, invece, introdusse la consuetudine di recarsi di persona in piazza di Spagna. Il gesto verrà ripetuto oggi da Benedetto XVI alle 16.Quella odierna, infine, è una festa particolare anche per Lourdes: l’11 febbraio 1858, infatti, alla sua prima apparizione la Vergine si presentò come l’«Immacolata Concezione», dando così particolare vigore alla diffusione del dogma proclamato quattro anni prima e della relativa festa.
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