giovedì 31 marzo 2016
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R iforma della Curia diocesana e riorganizzazione dei vicariati. Ad annunciare i primi due decreti di attuazione del Sinodo diocesano, è il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla, anche se la presentazione ufficiale è rimandata alla Veglia di Pentecoste, in Cattedrale, quando di fronte ai 192 sinodali verrà presentato il testo definitivo affinché venga applicato «ad experimentum» per un anno. La riforma della curia prevede la riduzione degli uffici (da 22 a 13) e quello dei vicariati (da 8 a 6), con il Borgomanerese e l’Aronese che si uniscono (territorio più grande con 140mila abitanti, 48 comuni, 82 parrocchie) e quello di Novara che non comprenderà più soltanto il capoluogo ma aggregherà anche Lumellogno, Pagliate, Pernate, san Pietro Mosezzo, Nibbia, Casalino, Granozzo, Casalvolone e Villata. Invariati i vicariati di Ossola e Valsesia mentre il Verbano Cusio Ossola si unisce e si estende, a sud, sino all’abitato di Pettenasco; Armeno va col Borgomanerese-Aronese e Gignese con Vco. Previsto anche un «cambio di giurisdizione» per le parrocchie di Sozzago, che dalla diocesi di Vigevano passa a Novara mentre Gravellona Lomellina da Novara passa a Vigevano: un passaggio storico che avverrà domenica 26 giugno con la visita dei rispettivi vescovi Brambilla e Maurizio Gervasoni. Dal vescovo giunge l’esortazione a lavorare insieme e con più coordinamento degli uffici. «La Cresima – ha detto Brambilla – ci introduce nella Chiesa più grande delle nuove Unità pastorali missionarie e nella diocesi, con un gesto comune che supera i nostri campanili per essere una Chiesa che esce dalle sue porte; non ci consente di essere consacrati nell’Ordine presbiterale ed episcopale, per trovare il nostro orticello, la parrocchia e la casa bella, la vita in carriera o per far soldi, o la ricerca di un proprio progetto. Anche il prete più geniale, o - come si dice abusando del termine - 'profetico', se non appartiene a un presbitèrio e a una Chiesa locale, come può far sentire che il crisma è diventato un balsamo di misericordia?». Paolo Usellini © RIPRODUZIONE RISERVATA Il segno Il vescovo Franco Giulio Brambilla
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