mercoledì 13 aprile 2016
A Camerino itinerario in Cattedrale
COMMENTA E CONDIVIDI

Attraversare la Porta Santa significa aver compiuto un percorso, ma anche ripartire, rimettersi in cammino. Con uno slancio nuovo, con un passo diverso, cercando di vivere il messaggio del Giubileo nella concretezza di ogni giorno. La strada insomma non si ferma alla Porta Santa.

Continua, prosegue oltre, proprio come avviene fisicamente nella Cattedrale di Camerino dove i ragazzi della pastorale giovanile hanno ideato e realizzato un percorso catechetico e di meditazione che si concentra sul «dopo», ovvero «sul cammino che ciascuno è chiamato a compiere per rendere vitale e autentico quel passaggio, senza trasformarlo in un gesto magico o fuori dall’ordinario», sottolinea l’incaricata diocesana di pastorale giovanile di Camerino-San Severino Marche, suor Gina Masi.

La «Via della misericordia», scaturita da un lavoro di lettura e approfondimento della Bolla di indizione del Giubileo e delle parole di papa Francesco al Convegno ecclesiale di Firenze, si snoda lungo la navata laterale della Cattedrale esplicitando cosa è la misericordia e come si può tradurre nella vita di ogni giorno, «sia in termini di conversione che di prossimità». Su quella via infatti si incontra il povero che tende la mano, si sente il grido del fratello che soffre, si incrocia lo sguardo di Gesù, si viene provocati ad ascoltare e ad ascoltarsi, a perdonare e a chiedere perdono.

Attraverso parole e immagini, i pannelli, realizzati in cartone «in piena sintonia con il rispetto del Creato», insieme ai tavoli interattivi dislocati lungo l’itinerario, raccontano di una misericordia incarnata che si fa contemplazione, condivisione, servizio gratuito, accoglienza, ma anche disponibilità, dialogo e compassione. Nei confronti del prossimo, di chi è in difficoltà, di chi cerca una seconda chance e specialmente degli ultimi. «Al termine del percorso, dove è posta una fonte da cui ininterrottamente zampilla acqua, è possibile poi – conclude suor Masi – accostarsi al sacramento della Confessione e pregare davanti alla Madonna della Misericordia, che allarga il suo manto per farci riposare». Un’ultima sosta, con lo sguardo rivolto in alto, prima di riprendere a calcare la «Via della misericordia».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: