domenica 1 maggio 2016
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ROMA Da ventisette anni è l’appuntamento delle parrocchie italiane con l’8xmille. Domenica 1° maggio le comunità del nostro Paese danno vita in modi differenti e originali alla Giornata nazionale di sensibilizzazione alla firma. Attraverso un appello al termine delle celebrazioni liturgiche e in alcuni casi con eventi di piazza – parrocchiali o diocesani – organizzati ad hoc, gli incaricati locali per il Sovvenire, spesso in collaborazione con i componenti dei consigli economici parrocchiali, faranno conoscere le opere di carità e pastorale realizzate proprio vicino a dove viviamo grazie al contributo di tutti i fedeli italiani. Spiegando come anche i preti diocesani, affidati ai fedeli per il sostentamento, siano raggiunti da questo strumento di condivisione. Intento della Giornata è proprio far crescere la consapevolezza dell’utilizzo dei fondi 8xmille, dell’importanza di riconfermare la libera scelta della firma ogni anno, oltre che spiegare il funzionamento del sistema di sostegno economico alla Chiesa, dalla condivisione alle assegnazioni. Dunque opere, testimonianze e bilanci alla mano, si tratterà di far entrare i cittadini all’interno della macchina pastorale e organizzativa, tra ascolto, volontariato e continuità delle risorse, che c’è dietro ogni intervento destinatario dei fondi: da una casa-famiglia per ragazze madri e minori in difficoltà ad una mensa per i poveri, dai centri ascolto ai progetti anti-disoccupazione giovanile, dal restauro del patrimonio artistico italiano che tramanda fede e cultura ai fondi «famiglia&lavoro», fino alle missioni nel Terzo Mondo. «La firma richiede consapevolezza perché racchiude in sé un significato profondo: la nostra capacità di pensare agli altri in modo misericordioso – chiarisce Matteo Calabresi, responsabile del Servizio promozione Cei –. Grazie alle firme ogni anno vengono sostenute tante opere di misericordia corporali e spirituali a favore di chi abita quelle 'periferie esistenziali' richiamate da papa Francesco, presenti sia nelle nostre città che nei Paesi in via di sviluppo. L’intero sistema nasce da valori come la solidarietà, la perequazione, la corresponsabilità. E chi firma partecipa concretamente alla missione della Chiesa». Nella Giornata verrà ricordato come bilanci storici e rendiconto 2015 siano sempre consultabili on line su www.sovvenire. it e su www.8xmille.it, insieme alla Mappa delle opere, la carta geografica nazionale in continuo aggiornamento che permette di individuare migliaia di interventi in dettaglio, per diocesi, provincia e comune di appartenenza. Sempre sul web sono pubblicate le assegnazioni annuali alle regioni: dai 63.4 milioni di euro alla Lombardia ai 20,6 milioni della Sardegna, dai 23,5 delle Marche ai 29,8 della Calabria, destinati a interventi di pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani e strutture caritative. Nel corso di molti eventi di piazza, questa domenica, alcune parrocchie si organizzeranno per informare sulle modalità della firma nei diversi modelli fiscali. A partire dai titolari di CU (l’ex Cud) che, non più obbligati a consegnare la dichiarazione, spesso non sanno di poter destinare l’8xmille. È possibile farlo con il CU ma anche firmando – in alternativa – la Scheda allegata al modello Unico/Persone fisiche (fascicolo I), che viene per questo distribuita in molte chiese. Sarà anche grazie al loro contributo che le parrocchie – attraverso il concorso Cei “I Feel Cud 2016” (www.ifeelcud. it) – potranno vedersi riconoscere fondi fino a 15mila euro per i migliori progetti sociali. © RIPRODUZIONE RISERVATA Un’immagine della campagna di sensibilizzazione alla firma per l’8xmille
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