lunedì 11 novembre 2019
Continua l'operazione trasparenza sull'utilizzo dei fondi affidati dai contribuenti alla Chiesa cattolica
Ecco i progetti realizzati con l'8xmille: online il rendiconto 2018
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Un gesto nel segno della più assoluta trasparenza. Un chiaro esempio di come l’informazione debba stare sempre dalla parte della chiarezza. È da oggi disponibile on line all’indirizzo rendiconto8xmille.chiesacattolica.it “Benvenuto nel Paese dei Progetti Realizzati”, il “Rendiconto 2018 dell’8xmille alla Chiesa cattolica”. Si tratta di un sito in cui è possibile consultare in maniera accessibile - anche da dipositivo mobile - e organica il quadro complessivo delle destinazioni dell’8xmille a favore della Chiesa Cattolica.


“Non che finora fosse mancato lo sforzo di rendere conto delle risorse che i cittadini destinano alla nostra Chiesa”, spiega il segretario generale della Cei monsignor Stefano Russo. Questo rinnovato sforzo va proprio nella direzione, ribadita all’unanimità dall’Assemblea generale dei vescovi italiani di “ordinare in modo più preciso e maggiormente efficace ai fini della trasparenza amministrativa la procedura da seguire per la ripartizione nell’ambito diocesano delle somme provenienti annualmente dall’8xmille”.

Alla gestione onesta e proficua garantita dai ministri ordinati e dai laici che li affiancano, devono sempre più corrispondere – prosegue monsignor Russo – “l’attenzione per una comunicazione trasparente e da tutti verificabile: quando ciò avviene la Chiesa ne guadagna in credibilità e partecipazione”.

Nel Rendiconto on line, afferma l’economo della Cei, Mauro Salvatore, che ha curato la pubblicazione, “si trovano innanzitutto i numeri, in relazione alle tre fondamentali finalità per cui viene speso l’8xmille: le esigenze del culto e della pastorale, il sostentamento del clero e i molteplici interventi caritativi nelle diocesi, a livello nazionale e nel mondo intero”.

Quello della trasparenza, rimarca Salvatore, è “un dovere, sia a livello nazionale che a livello diocesano. I cittadini italiani che firmano per la Chiesa cattolica hanno l’esigenza di capire come questi fondo vengono impiegati e noi intendiamo farlo nel modo più trasparente, fino all’ultimo centesimo”.

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