venerdì 17 giugno 2022
La scelta dovuta alla consapevolezza "di non essere stato fermo e deciso nel combattere la pedofilia nel clero quando è stato a capo della diocesi di Gand"
No alla porpora cardinalizia. Lucas Van Looy, vescovo emerito della diocesi di Gand in Belgio

No alla porpora cardinalizia. Lucas Van Looy, vescovo emerito della diocesi di Gand in Belgio - Collaboratori

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Doveva essere tra i ventuno protagonisti del Concistoro del prossimo 27 agosto, Lucas Van Looy, vescovo emerito di Gand in Belgio. Uno dei cinque che avrebbero ricevuto la porpora senza poter entrare nel novero dei cardinali elettori, dal momento che il presule ha compiuto 80 anni lo scorso 28 settembre. Ma così non sarà. Van Looy, salesiano, ha infatti chiesto al Papa di poter fare un passo indietro, rinunciando alla berretta cardinalizia. E Francesco ha accettato.

La notizia è stata diffusa ieri con un comunicato della Conferenza episcopale belga. «L’annuncio della creazione a cardinale di monsignor Lucas Van Looy, vescovo emerito, ha suscitato molte reazioni positive ma anche critiche per il fatto che non avrebbe sempre reagito con sufficiente energia, quale vescovo di Gand (2004-2020), contro gli abusi», si legge nella nota dei vescovi, «per evitare che le vittime di tali abusi subissero nuovamente ferite dopo il suo cardinalato, monsignor Van Looy ha chiesto al Papa di esonerarlo dall’accettare tale nomina. Papa Francesco ha accolto la sua richiesta».

«Il cardinale presidente De Kesel e i vescovi del Belgio – continua il comunicato – apprezzano la decisione di monsignor Van Looy. In questa occasione ribadiscono il loro impegno a proseguire in modo imperturbabile la loro lotta contro ogni forma di abuso nella Chiesa cattolica, in cui l’interesse delle vittime e dei loro familiari è sempre al primo posto».

Le critiche a cui il comunicato fa cenno sono state sollevate dal gruppo fiammingo “Mensenrechten in de Kerk” (Diritti umani nella Chiesa) che a fine maggio aveva rilasciato un comunicato in cui accusava Van Looy di gravi inadempienze nella gestione di due casi di sacerdoti colpevoli di abusi sessuali su minori, entrambi missionari in Africa per un certo periodo e uno dei due salesiano come Van Looy.

Van Looy è nato a Tielen, diocesi di Anversa, nel 1941, è entrato nella famiglia religiosa di Don Bosco a 20 anni, ha completato i suoi studi all’Università di Lovanio, dopo un periodo di tirocinio apostolico in Corea del Sud, venendo ordinato nel 1970. Nominato vescovo di Gand nel 2003, ha retto la diocesi fiamminga fino a due anni fa. Nel 2010 Van Looy ha portato la sua testimonianza di fronte a una commissione belga sugli abusi sessuali. Dal 4 al 25 ottobre 2015 ha partecipato al Sinodo dei vescovi su “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”, come membro nominato personalmente da papa Francesco.

Il 27 agosto gli altri quattro che diventeranno cardinali non elettori, dopo la rinuncia di Van Looy, sono Jorge Enrique Jiménez Carvajal, arcivescovo emerito di Cartagena (Colombia); Arrigo Miglio, arcivescovo emerito di Cagliari; padre Gianfranco Ghirlanda, già rettore della Pontificia Università Gregoriana; Fortunato Frezza, canonico di San Pietro.





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