lunedì 23 marzo 2020
L'iniziativa di preghiera e vicinanza delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù per essere "più vicini a Dio e alle persone"
Il Rosario di palloncini colorati sui tetti di Avezzano, L'Aquila

Il Rosario di palloncini colorati sui tetti di Avezzano, L'Aquila - Fermo immagine da video

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Un Rosario di 21 metri sul cielo di Avezzano, in Abruzzo: è l'idea delle suore Apostole del Sacro Cuore di Gesù "Più vicini a Dio e alle persone". Si tratta di un Rosario fatto con 70 palloni colorati, visibili da tutta la città. Un simbolo di vicinanza e di speranza, un modo per pregare insieme in questo momento difficile.

Da ogni parte della città di Avezzano si vede chiaramente il gigantesco Rosario: 60 palloncini azzurri per i grani principali, 10 palloncini bianchi per la croce e i grani del Padre nostro. Il Rosario, alto 21 metri, è posto nella parte più alta esterna della chiesa dell'Istituto.

Spiega suor Carla Venditti: "Le persone della città, le persone attorno a noi ci avevano fatto capire in questi giorni di isolamento che avevano bisogno di un gesto di speranza. Così con le consorelle abbiamo realizzato un enorme Rosario, che è la nostra preghiera a Maria per chiederle il suo aiuto in questo momento di difficoltà". "Ma il Rosario sui tetti di Avezzano non è solo un segno o un gesto di semplice richiesta d'aiuto - prosegue -, è sopratutto un invito a unirsi nel Signore. Noi trasmettiamo tutti i giorni la recita del Rosario su Facebook a centinaia di persone, non necessariamente della città, ma da ogni parte d'Italia o del mondo, che pregano con noi grazie a questo importante mezzo digitale. Inoltre trasmettiamo l'adorazione, come la Messa dal nostro istituto principale di Roma". Nei giorni scorsi le consorelle del Sacro Cuore di Gesù della casa di Roma hanno cantato e pregato sui tetti dell'istituto religioso, con un video divenuto virale.

Carla Venditti è nota anche come "la suora antiracket" per la sua missione volta a strappare le prostitute dalle strade di Roma e dell'Abruzzo. Il progetto viene svolto assieme alle consorelle e a volontari laici nella sede di Avezzano, dove le religiosehanno avviato la casa di accoglienza "Oasi Madre Clelia" per il reinserimento delle donne strappate alla malavitae alla strada.

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