venerdì 19 giugno 2015
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Dalla Cattedrale dove è in corso l’ostensione alla Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco dove si venerano le spoglie di don Bosco nel bicentenario dalla nascita passando per il Cottolengo: a Torino in questi giorni c’è il mondo. Hanno superano il milione i pellegrini che finora si sono recati a venerale la Sindone e centinaia di migliaia sono quelli che proseguono il loro pellegrinaggio sulle orme del santo dei giovani sostando nella Cittadella della carità, la Piccola Casa della Divina Provvidenza. Tra questi, ieri, in forma strettamente privata, anche la moglie del premier Renzi, Agnese Landini con la figlia Ester ha sostato in preghiera davanti all’Uomo della Sindone. E nel fine settimana, in prossimità della visita del Papa nel capoluogo subalpino, si prevede che molte migliaia di persone giungeranno la città. Domenica la visita alla Sindone è sospesa e riprenderà lunedì per chiudersi mercoledì 24 giugno, festa di san Giovanni Battista, patrono della Chiesa torinese: quindi c’è ancora la possibilità di prenotare – gratuitamente – la visita alla Sindone. Tutte le informazioni sul sito www.sindone.org oppure telefonando al call center dell’ostensione (011.5295550 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 14). Ai malati e ai disabili che desideravano accostarsi alla Sindone è stata dedicata una giornata – il mercoledì – per la visita con un percorso ridotto e assistito: finora sono stati 30mila le persone sofferenti che hanno potuto contemplare la Sindone e, per chi ha bisogno di assistenza medica specifica, fin dall’inizio dell’ostensione è stato allestito un servizio di accoglienza con 70 posti letto in due strutture ospedaliere attrezzate appositamente anche per i familiari. Un migliaio i malati che hanno usufruito di questo servizio chiamato come si usa a Lourdes «accueil». Duecento i volontari tra medici e infermieri che hanno garantito la visita fosse «su misura» per chi non è in grado di camminare o con gravi patologie. Per tutti gli altri pellegrini il punto di accoglienza per entrare nella Cattedrale per la visita alla Sindone è presso i Giardini reali dove parte il percorso di avvicinamento al Duomo, lungo 850 metri e quasi completamente coperto. La «macchina» dell’ostensione non avrebbe potuto funzionare senza l’«esercito» di volontari della Sindone: 4.662 donne e uomini di tutte le età in giacchetta viola che si sono occupati, turnando sette giorni su sette, dell’accoglienza dei pellegrini, dei giornalisti (circa mille gli accreditati alla Sala stampa all’ostensione), dal presidio del percorso di avvicinamento al Telo, della pulizia dei locali. Per indossare la "giacchetta viola" hanno frequentato un percorso di formazione guidato da don Roberto Gottardo, presidente della Commissione diocesana per la Sindone. Numeri più contenuti ma stesso spirito di servizio a Valdocco dove 200 "giacchette gialle", coordinate dal salesiano don Enrico Lupano, sono gli «angeli custodi» delle migliaia di persone che in questi mesi dalle 132 nazioni dove sono presenti i figli di don Bosco vengono a Torino per il bicentenario.
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