martedì 25 settembre 2018
Nella sera di giovedì 27 la cupola riprenderà il suo posto nel cielo di Torino, illuminata per festeggiare il restauro, a 21 anni dall’incendio che (11 aprile 1997) la devastò. Molte le iniziative
Prove della nuova illuminazione della Cappella della Sindone alla fine del restauro (Ansa)

Prove della nuova illuminazione della Cappella della Sindone alla fine del restauro (Ansa)

COMMENTA E CONDIVIDI

Dalla notte del fuoco a quella della luce. Nella sera di giovedì 27 la cupola della Cappella della Sindone riprenderà il suo posto nel cielo di Torino, illuminata per festeggiare il restauro, a 21 anni dall’incendio che (11 aprile 1997) devastò la Cappella stessa, la Cattedrale sottostante e i locali del Palazzo Reale. Il restauro non è ancora completato: si continuerà a lavorare per sistemare l’altare del Bertola, dove era custodita la cassa contenente la Sindone (dal 2000 il Telo si trova in Duomo, e non tornerà più nell’edificio guariniano).

L’illuminazione notturna della guglia è il segno di festa che la città offre per quella che si annuncia come una giornata storica. Il restauro del capolavoro costruito dall’abate Guarino Guarini è stato tra i più impegnativi e difficili, perché si è dovuto partire da una situazione di assoluta emergenza e via via ricostruire senza l’ausilio dei disegni originali dell’architetto.

È stato necessario, anche, riaprire antiche cave delle Alpi Marittime per recuperare il «marmo nero» che Guarini utilizzò per la sua opera inaugurata nel 1693.

Le cerimonie

Al mattino, al Teatro Regio, il ministro dei Beni Culturali Bonisoli apre le manifestazioni. Fra i saluti istituzionali quelli del Custode pontificio della Sindone, l’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia; i responsabili della Soprintendenza illustrano la storia e le caratteristiche del restauro. A fine mattinata, a Palazzo Reale, il classico «taglio del nastro» e la benedizione della Cappella.

L’edificio realizzato da Guarini è «a metà» fra il Palazzo Reale e la Cattedrale, che è priva di abside proprio perché «sfocia» nella Cappella stessa, a cui si accedeva tanto dalla chiesa quanto dal Palazzo (Ad oggi l’accesso è previsto solo dai locali di Palazzo Reale).

Nei prossimi giorni la Cappella sarà aperta al pubblico, con accesso da Palazzo Reale.

Al Museo diocesano

La diocesi di Torino, in concomitanza con l’inaugurazione dei restauri, ha promosso una mostra di immagini sulla Sindone: si apre il giovedì pomeriggio nel Museo diocesano, che si trova sotto il Duomo. Maggiori informazioni su www.diocesi.torino.it.

Immagini della Sindone

Il Centro internazionale di Sindonologia e il Museo della Sindone hanno promosso diversi momenti di incontro e approfondimento. Nel pomeriggio del 27, alle 14.30 al Museo della Sindone (via San Domenico 28) viene inaugurata una mostra che espone, in via straordinaria, le prime lastre fotografiche del Telo, incise da Secondo Pia nel 1898. Sempre il 27 alle 18, a Palazzo Madama, si inaugura la mostra «La Sindone e la sua immagine», che propone vari reperti legati all’arte e al culto del Telo (fra cui la cassetta che servì a trasportare la Sindone a Torino nel 1578). Altre notizie su www.sindone.it.

Convegno internazionale

La storia della Sindone, della Cappella e dei restauri viene ripresa nel Convegno internazionale (ad inviti) che si apre il 28 settembre alle 9 presso la Biblioteca Nazionale e prosegue nella giornata di sabato 29.

Messa in Duomo

L’arcivescovo Nosiglia, Custode della Sindone, presiede una concelebrazione eucaristica in occasione della riapertura della Cappella venerdì 28 alle 19 in Cattedrale. Sempre in Duomo, sabato 29 alle 21 è in programma uno spettacolo musicale.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: