venerdì 13 novembre 2015
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Tra i numerosi “doni” che il quinto Convegno ecclesiale nazionale lascerà alla città che l’ha ospitato ci sarà anche la “Casa della carità”, un luogo fatto soprattutto con i mattoni della solidarietà. Questa “opera-segno” si trova nella periferia di Novoli – il quartiere più popoloso del capoluogo toscano e quello con la più alta incidenza di anziani – e andrà a coprire una carenza di servizi nella zona. Il progetto di housing sociale, presentato ufficialmente ai delegati del Convegno prima dell’avvio dei lavori conclusivi, è stato reso possibile grazie all’impegno anche economico dell’arcidiocesi di Firenze, della Conferenza episcopale italiana e dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. A gestire il centro e i suoi servizi sarà la Caritas. Il condominio darà spazio a un Centro diurno per anziani autosufficienti con la mensa; 18 mini appartamenti destinati a singoli o a coppie di anziani autosufficienti, in accordo con i servizi sociali; un Centro di accoglienza per emergenze abitative e migratorie per circa 50 persone; un luogo di aggregazione per bambini o ragazzi, che potrà essere un asilo o un doposcuola. I lavori sono già stati avviati e nei prossimi mesi alcune parti saranno già pronte, mentre la conclusione è prevista per la fine del 2016.

 

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