martedì 19 gennaio 2021
Al secolo Ferdinando Morra, era l’ultimo dei confratelli che ha conosciuto e vissuto con il Santo di Pietrelcina. Era guarito dal Covid, ma si era indebolito. Aveva 92 anni
Padre Marciano

Padre Marciano - Archivio Avvenire

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Si sono svolti lunedì mattina nel Santuario “Santa Maria delle Grazie” dei cappuccini di San Giovanni Rotondo i funerali di padre Marciano da Monteleone di Puglia, al secolo Ferdinando Morra, l’ultimo dei confratelli che ha conosciuto e vissuto con san Pio da Pietrelcina. La cerimonia funebre è stata presieduta dall’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo padre Franco Moscone, presidente della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza e direttore generale dei Gruppi di Preghiera, presente la fraternità della Provincia monastica di Foggia e una numerosa rappresentanza dei devoti del santo di Pietrelcina. Tra i concelebranti l’arcivescovo emerito di Lecce, Domenico D’Ambrosio e il ministro provinciale fra’ Maurizio Placentino, che ha tracciato il profilo biografico del confratello scomparso.

Guarito da una decina di giorni dal Covid-19, il fisico di padre Marciano aveva iniziato un progressivo decadimento, che le cure mediche prestate in ospedale non sono riuscite ad arginare. Nato il 16 febbraio 1929, padre Morra ha vestito l’abito religioso il 15 settembre 1946 e dopo dodici mesi ha emesso la professione temporanea dei voti di povertà, castità ed obbedienza, che ha confermato in perpetuo l’8 dicembre 1950, diventando sacerdote il 21 febbraio 1954. Come primo incarico è stato vicedirettore del Ginnasio inferiore nel convento di San Severo, poi direttore del Seminario di Vico del Gargano e infine maestro dei novizi a Morcone. Per lunghi periodi ha svolto il ministero della predicazione, coinciso con i compiti di governo nel Definitorio provinciale, con la responsabilità della Fraternità e del Santuario di San Giovanni Rotondo. Per diciotto anni (1995-2013) è stato segretario generale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio. Padre Marciano era commendatore al Merito della Repubblica dal dicembre 1994.
La vita di padre Marciano è strettamente legata alla figura di Padre Pio, che ha conosciuto durante una gita a San Giovanni Rotondo, prima di iniziare il noviziato. Un legame reso più forte dalla miracolosa guarigione di suo papà Giuseppe, ottenuta per intercessione di Padre Pio.

«Di Padre Pio l’impressione che ebbi fu di un papà ma, ancor di più, di un nonno», amava dire padre Marciano ricordando i periodi vissuti nel convento di San Giovanni Rotondo, dove curava la corrispondenza indirizzata al santo confratello.

Dopo la morte di Padre Pio del 1968, padre Marciano è divenuto il custode della sua eredità spirituale, una missione svolta attraverso i mezzi di comunicazione e numerose pubblicazioni sulla sua vita e spiritualità, ma anche con il suo infaticabile apostolato in giro per l’Italia ed il mondo come responsabile dei suoi Gruppi di preghiera.

In questo ruolo ha organizzato le Commissioni di studio incaricate, sotto la guida del compianto arcivescovo Michele Castoro, alla redazione del nuovo Statuto e del Regolamento dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio, approvati ufficialmente il 7 febbraio 2012 dal segretario cardinale di Stato Tarcisio Bertone.

Padre Marciano ha girato il mondo intero, dall’India al Brasile, dall’Argentina alla Polonia, dal Nord America all’Irlanda così come è stato in ogni parte d’Italia, dove organizzava annualmente raduni dei fedeli di Padre Pio a livello diocesano e regionale. In questa veste nel 2002 ha incontrato a Buenos Aires il cardinale Jorge Mario Bergoglio, a cui aveva portato in dono una statua di Padre Pio, conservata nella Cattedrale della Santissima Trinità.

In precedenza, come superiore del convento e rettore del Santuario, il 23 maggio del 1987 aveva accolto Giovanni Paolo II in visita pastorale a San Giovanni Rotondo e in terra di Capitanata, e il successivo 5 settembre Madre Teresa di Calcutta. Come dono alla comunità di San Giovanni Rotondo lascia il monumento a Padre Pio dello scultore Pericle Fazzini, collocata nella piazza disegnata dall’architetto Eugenio Abruzzini nel cuore della città, opera scultorea da lui fortemente voluta girando casa per casa per raccogliere i contributi necessari alla sua realizzazione.

Padre Marciano è stato guida spirituale del Premio internazionale “Padre Pio” che da vent’anni si organizza a Pietrelcina e nel Sannio.

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