lunedì 13 maggio 2019
Il portavoce Gisotti: «Attenzione rivolta a favorire e promuovere i frutti di bene», ma ciò non significa «una autenticazione dei noti avvenimenti»
Foto Ansa

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Papa Francesco ha deciso di autorizzare i pellegrinaggi a Medjugorje, che dunque potranno d'ora in poi essere ufficialmente organizzati dalle diocesi e dalle parrocchie e non avverranno più soltanto in forma “privataˮ come accaduto finora. Lo hanno reso noto il nunzio apostolico in Bosnia-Erzegovina Luigi Pezzuto e l'arcivescovo Henryk Hoser, visitatore apostolico a carattere speciale della Santa Sede.

Il direttore “ad interim” della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, rispondendo alle domande dei giornalisti in merito all'annuncio ha precisato che l'autorizzazione papale va accompagnata alla «cura di evitare che questi pellegrinaggi siano interpretati come una autenticazione dei noti avvenimenti, che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa. Va evitato dunque che tali pellegrinaggi creino confusione o ambiguità sotto l’aspetto dottrinale. Ciò riguarda anche i pastori di ogni ordine e grado che intendono recarsi a Medjugorje e lì celebrare o concelebrare anche in modo solenne».

«Considerati il notevole flusso di persone che si recano a Medjugorje e gli abbondanti frutti di grazia che ne sono scaturiti - ha continuato Gisotti - tale disposizione rientra nella peculiare attenzione pastorale che il Santo Padre ha inteso dare a quella realtà, rivolta a favorire e promuovere i frutti di bene». Il visitatore apostolico, ha concluso il portavoce, «avrà, in tal modo, maggiore facilità a stabilire - d’intesa con gli ordinari dei luoghi - rapporti con i sacerdoti incaricati di organizzare pellegrinaggi a Medjugorje, come persone sicure e ben preparate, offrendo loro informazioni e indicazioni per poter condurre fruttuosamente tali pellegrinaggi».

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