venerdì 30 agosto 2013
​Il Papa telefona a un giovane delle favelas di Buenos Aires, noto con il soprannome. Il ragazzo gli aveva scritto una lettera recapitata in Vaticano da padre Pepe.
Padre Pepe: Francesco mi ha accompagnato nella mia crisi
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"Ciao Corvo, come stai?". Ma il caso dei documenti segreti del Vaticano non c'entra nulla. Papa Francesco si è rivolto così a Juan Josè Jaime, conosciuto appunto come "Corvo" in una delle "villas miserias" di Buenos Aires. Il sito Terre d'America ha rivelato che Papa Francesco ha telefonato al giovane dopo aver ricevuto una sua lettera tramite padre Josè Maria Di Paola, noto come "padre Pepe", suo amico e prete delle favelas di Buenos Aires. Padre Pepe ha fatto visita sabato scorso al Santo Padre. E gli ha portato due messaggi. Quello di "Juan José, che chiamiamo Il corvo perché è tifoso del San Lorenzo e Milagros, Miriam, che viveva in un cassonetto dell'immondizia". Due casi estremi, aveva ricordato Di Paola a Terre d'America, due vite che avevamo date per perse e che invece nel cammino di recupero nell'Hogar di Cristo si sono ritrovate". Oggi Juán José e Milagros hanno messo su famiglia, hanno un lavoro, hanno casa, dei figli (Milagros ne ha due) ed entrambi collaborano nel percorso di recupero di altri giovani tossicodipendenti della villa. "Appartengono al gruppo dei primi sette e ad entrambi Bergoglio lavò i piedi nella messa del giovedì santo del 2008" aveva raccontato padre Pepe che poi aveva rivelato che - prima di partire per Roma per il viaggio che lo avrebbe consacrato Papa - Bergoglio aveva nell'ufficio due fotografie di Juan José, una di quando era entrato nell' Hogar Hurtado, e una dopo, di quando era uscito".Quando hanno saputo che padre Pepe lo avrebbe visto, Juán José e Milagros hanno scritto una lettera personale al Papa. "Credo che lo emozionerà leggerla" aveva commentato Di Paola. Le parole postate questa mattina sulla pagina facebook di Juan José Jaime, "il corvo", fanno pensare che la previsione abbia colto nel segno. "Cari amici - scrive il giovane - voglio farvi sapere che questa mattina mi ha sorpreso una telefonata al cellulare. Mi trovavo nel mio posto di lavoro con mia nipote e una vicina e la voce all'altro lato ha detto: "Ciao Corvo, come stai?". Era Papa Francesco, un padre per me, e un amico".
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