giovedì 14 marzo 2013
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Riproponiamo il testo dell’omelia pronunciata dall’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio il 18 febbraio 2012 a Roma in San Lorenzo fuori le Mura sul passo del Vangelo di Marco (Mc 2, 1-12) «Gesù ci darà la forza. Non voi, ma Lui in voi».
Nella preghiera all’inizio della messa abbiamo fatto un appello a Dio Padre: «Il tuo aiuto, Padre misericordioso, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito». Abbiamo bisogno di questo aiuto di Dio per capire la voce dello Spirito, la novità dello Spirito. Lo Spirito sempre è nuovo, sempre viene per rinnovare. È quello che abbiamo sentito nella prima lettura, la profezia: «Io faccio nuove tutte le cose». Così fa Dio, così fa lo Spirito. Perciò chiediamo l’aiuto di Dio di essere attenti alla voce dello Spirito, alla novità.Fare tutto nuovo. Il Vangelo ci racconta la storia del paralitico che è stato rinnovato con la forza dello Spirito e di Gesù. Lo Spirito era in Gesù. Gesù è colui che ci invia lo Spirito per rinnovare tutto. Gesù è l’unico capace di incominciare tutto di nuovo, di ricominciare la vita. Pensiamo alla vita di questo paralitico, la vita fisica, e anche la vita interiore – perché il Signore gli guarisce prima l’anima: «I tuoi peccati sono perdonati». Gesù ha il potere, con la forza del suo Spirito, di rinnovare il cuore. Dobbiamo avere fiducia in questo. Se noi non abbiamo fiducia nella forza di Gesù Cristo come l’unica salvezza, l’unico che può fare nuove tutte le cose, siamo cristiani finti. Non siamo cristiani veraci.Gesù non ti obbliga a essere cristiano. Ma se tu dici che sei cristiano devi credere che Gesù ha tutta la forza – l’unico che ha la forza – per rinnovare il mondo, per rinnovare la tua vita, per rinnovare la tua famiglia, per rinnovare la comunità, per rinnovare tutti. Questo è il messaggio che oggi dobbiamo portare con noi chiedendo al Padre che ci faccia attenti alla voce dello Spirito che fa quest’opera: lo Spirito di Gesù.L’invito per oggi è di fare queste cresime a voi che venite a ricevere la forza dello Spirito di Dio: credete nella forza dello Spirito! È lo Spirito di Gesù. Credete in Gesù che vi invia questo Spirito – a voi e a tutti noi: ci invia lo Spirito per rinnovare tutto. Non siete cristiani finti, cristiani solo a parole. Siete cristiani con la parola, con il cuore, con le mani. Sentite come cristiani, parlate come cristiani e fate opera di cristiani. Ma voi soli non potreste farlo. È Gesù che vi darà questo Spirito, vi darà la forza di rinnovare tutto: non voi, ma Lui in voi.E con questo pensiero di Gesù che è l’unica salvezza, l’unico che ci porta la grazia, che ci dà la pace, la fraternità, che ci dà la salvezza, proseguiamo la celebrazione di questa messa con la recita del Credo, la professione della nostra fede.
Anche in una precedente omelia del 4 giugno 2006 sempre nella Basilica di San Lorenzo fuori le mura l’allora cardinale Bergoglio, amministrando la Cresima ad un gruppo di ragazzi, si era soffermato sulla forza che deriva dallo Spirito Santo.
Gesù ci insegna che lo Spirito Santo è un dono che Lui ci manda dal cielo. È davvero importante avere su di noi lo Spirito Santo. Cosa farà lo Spirito Santo? Abbiamo sentito: «Lo Spirito Santo, che Gesù vi darà, vi guiderà alla verità intera». Che cosa significa? Che lo Spirito Santo combatte i mali.Lo Spirito Santo viene su di noi e in noi. Ci guida. Ci ricorda tutto quello che Gesù ci ha insegnato. Ci guida dritti sulla via, nelle situazioni che adesso forse non sappiamo immaginarci. Lui ci guida. Lo Spirito Santo ci guida e fa che noi abbiamo due atteggiamenti molto importanti. Se tutti abbiamo questi due atteggiamenti nella vita, che sono due virtù, avremo la felicità piena dello Spirito Santo, la consolazione dello Spirito Santo. Il primo è la mitezza che dice: «Non litigate fratelli, siete miei figli, buoni, amati». Il Signore ci ha detto che lo Spirito ci insegna a essere come fratelli fra noi, quindi ad amarci, a essere uniti. La seconda virtù sembra contraria ma non è contraria: è la fortezza. La fortezza è la testimonianza di Gesù Cristo, la fortezza dà la testimonianza di Gesù: non avere paura di essere cristiano. Questo ci darà lo Spirito Santo. Il Vangelo Lo chiama il consolatore interiore, perché ci dà la consolazione. Vi dà la pace. Il Vangelo Lo chiama anche il difensore, l’avvocato. Si intende che l’accusatore è il diavolo. Il diavolo ci accusa. Ci accusa perché ci vuole tristi, ci vuole con il cuore amaro, triste. Lo Spirito Santo dà un cuore dolce con la mitezza e un cuore forte con la fortezza, secondo gli insegnamenti di Gesù pieni di gioia.
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