giovedì 17 agosto 2017
Dopo il pellegrinaggio ai luoghi della devozione mariana in diocesi, la visita ai «fidei donum» ambrosiani in Brasile. Così il successore di Scola si prepara all'ingresso di domenica 24 settembre
Monsignor Mario Delpini durante un viaggio in Camerun (foto chiesadimilano.it)

Monsignor Mario Delpini durante un viaggio in Camerun (foto chiesadimilano.it)

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Prima il «pellegrinaggio personale nelle terre ambrosiane», la visita a «santuari e chiese in cui la devozione mariana è particolarmente viva, per invocare la protezione di Maria per la Chiesa ambrosiana e il suo ministero», come aveva annunciato alla comunità diocesana, un mese fa, il moderator Curiae monsignor Bruno Marinoni. Ora il viaggio in Brasile, incontro ai fidei donum milanesi e alle diocesi in cui prestano servizio, vissuto assieme al responsabile della Pastorale missionaria ambrosiana, don Antonio Novazzi.
È un’estate itinerante, quella dell’arcivescovo eletto di Milano, Mario Delpini. Che si prepara all’ingresso in diocesi di domenica 24 settembre facendosi pellegrino fra luoghi di culto e "periferie" missionarie. Facendosi davvero incontro a tutti, come aveva prefigurato il giorno della nomina, il 7 luglio scorso: perché «ho bisogno di tutti», affinché la Chiesa ambrosiana possa «rivelare in modo sempre più evidente i tratti di sinodalità e corresponsabilità che il Concilio Vaticano II ha delineato». Delpini, chiamato da papa Francesco a succedere al cardinale Angelo Scola, aveva chiesto «quel sostegno sinodale che compensi la mia inadeguatezza con l’ardire, la lungimiranza, la determinazione che è congeniale al popolo ambrosiano».

Estate dopo estate, incontro a tutti i «fidei donum»

Fra i volti più belli di questo «popolo» ci sono certamente i missionari fidei donum che la diocesi di Milano manda nel sud del mondo fin dal 1961, dal tempo dell’episcopato di Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI. Volti familiari all’arcivescovo eletto: «È dal 2011, infatti, quando in Zambia si celebrò il 50° della presenza dei fidei donum ambrosiani e lui venne come delegato del cardinale Dionigi Tettamanzi, che monsignor Delpini dedica alcuni giorni dell’anno alla visita ai nostri missionari e alle nostre missioni, viaggiando assieme a me, ritagliandosi un po’ di tempo ogni volta in estate – racconta don Novazzi ad Avvenire –. Da allora li ha incontrati tutti, i fidei donum che abbiamo in dodici Paesi e in venti diocesi del mondo. Quando abbiamo programmato il viaggio in Brasile di questa estate, era ancora vicario generale. Nominato arcivescovo, lo ha voluto confermare. Un gesto che dice una volta di più la sua attenzione alla relazione personale come alle "periferie" in cui l’antica Chiesa di Milano, aiutando le giovani Chiese sorelle del sud del pianeta, torna a imparare che cosa significano evangelizzazione, missione e universalità».

In dialogo con le Chiese sorelle del sud del mondo

Delpini e Novazzi sono partiti da Malpensa per San Paolo nella tarda serata del 16 agosto. Dalla capitale economica del Brasile, con voli interni, raggiungeranno le diocesi di Grajaú, nel Maranhão, e di Castanhal, nel Pará, dove sono presenti alcuni sacerdoti milanesi. Il rientro in Italia è previsto per il 26 agosto. Come spiega don Novazzi in un’intervista pubblicata su www.chiesadimilano.it, il viaggio prevede incontri non solo con i fidei donum ambrosiani, ma anche con le comunità diocesane, i loro vescovi, i consigli pastorali, i catechisti e le varie realtà locali, fra visite, momenti di dialogo e celebrazioni eucaristiche. In agenda c'è, ad esempio, l'incontro con il nuovo vescovo di Grajaú, il frate cappuccino Rubival Cabral Britto, nominato il 7 dicembre 2016. «Lui stesso ha chiesto di incontrarci – spiega don Novazzi – e sarà un momento importante per conoscere il suo pensiero e riflettere insieme sul futuro per un eventuale altro invio nella sua diocesi». L'incontro con il vescovo diocesano, ogni volta, è prezioso «perché è lui che dà alcune linee per il futuro: può richiedere altri aiuti, oppure nuove forme di collaborazione. Ci mettiamo sempre in ascolto della Chiesa locale – prosegue il responsabile della Pastorale missionaria ambrosiana –: per noi è molto importante mantenere il rapporto tra Chiese sorelle che si conoscono nel tempo e possono aiutarsi a vicenda». Momento qualificante dei viaggi fatti finora, sottolinea don Novazzi, è il tempo che Delpini dedica all'incontro personale con ciascun fidei donum, sia prete o laico: colloqui individuali che possono durare ore, con un incontro conclusivo con tutti i fidei donum che diventa occasione per dare indicazioni per il futuro. Don Ezio Borsani, decano della missione, don Pierangelo Roscio Ricon, don Daniele Caspani, don Arturo Esposti, don Mario Magnaghi e don Davide D'Alessio sono i fidei donum milanesi attualmente in Brasile (mentre don Marco Bassani, ricorda don Novazzi, è rientrato in questi mesi). Sono, dunque, giorni intensi e faticosi (anche per le distanze da coprire) ma certamente belli, quelli che attendono Delpini. Giorni per scoprire com’è vero, anche in Brasile, quanto sta scritto nel suo motto episcopale: Plena est terra gloria eius.

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