venerdì 27 agosto 2021
Si apre il 30 agosto la Novena che porta alla festa della Natività. Un culto che dal Santuario nel capoluogo lombardo ha raggiunto i continenti. Grazie alle religiose: oggi oltre 3.000 in 376 comunità
Il venerato simulacro di Maria Bambina, custodito nel Santuario del capoluogo lombardo. Qui fiorisce un culto che le Suore di Carità, oggi oltre 3.000, hanno portato in tutti i continenti

Il venerato simulacro di Maria Bambina, custodito nel Santuario del capoluogo lombardo. Qui fiorisce un culto che le Suore di Carità, oggi oltre 3.000, hanno portato in tutti i continenti - .

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«Noi suore, alla Madonna Bambina continuiamo ad affidare la situazione del mondo. Da Lei abbiamo implorato la grazia del rientro dall’Afghanistan della nostra sorella missionaria indiana, suor Therese Crasta, che era a Kabul da qualche anno, a servizio insieme ad altre suore di diversa congregazione, di bambini poveri e disabili. Dopo giorni di grande apprensione, è riuscita ad arrivare in India lo scorso martedì. Anche quest’anno vivremo la Novena e la Festa di Maria Bambina certe del suo sguardo di benevolenza e del suo abbraccio per questo nostro mondo che ha estremo bisogno della Sua tenerezza materna». Così le suore di Carità, fondate dalle sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, invitano a unirsi alla Novena di Maria Bambina e alle celebrazioni per la Natività di Maria che si terranno nel Santuario di via Santa Sofia 13, dove sorge la casa generalizia. E dove dal 1876 è custodito il prodigioso, venerato simulacro di Maria Bambina, fin dal 1842 affidato all’Istituto.

I temi della Novena: alla scoperta di Maria. «L’abbraccio di Maria alla nostra umanità» è, dunque, la frase che fa da bussola alla Novena che si aprirà lunedì 30 agosto. Ogni giorno, in Santuario, si pregherà il Rosario alle 16,30; quindi, alle 17, la Messa. A celebrarla – offrendo, ogni volta, spunti di meditazione – sarà don Alfredo Tosi, vicario parrocchiale nella comunità pastorale dei Santi Apostoli, nel centro storico di Milano, e insegnante di religione cattolica alle medie. Un’occasione per scoprire e incontrare Maria quale «donna feriale» (30 agosto), «donna dell’attesa» (31 agosto), «donna accogliente» (1 settembre), «donna di frontiera» (2 settembre), «donna coraggiosa» (3 settembre), «donna in cammino» (4 settembre), «donna del silenzio» (5 settembre), «donna del riposo» (6 settembre) e «donna preveniente» (7 settembre).

La facciata del Santuario di Maria Bambina, nel cuore di Milano: qui si tiene la Novena che porta alla festa della Natività di Maria, l'8 settembre

La facciata del Santuario di Maria Bambina, nel cuore di Milano: qui si tiene la Novena che porta alla festa della Natività di Maria, l'8 settembre - .

La festa della Natività e l'anniversario del primo miracolo. Mercoledì 8 settembre, festa della Natività di Maria, il Santuario ospiterà cinque Messe: alle 9,30 (celebra don Fabio Volpato), alle 11,30 (don Ettore Colombo), alle 15 (don Alessandro Vavassori; la Messa sarà in italiano e in inglese, con diretta streaming per le comunità dell’istituto in Asia e in America Latina); alle 17 (monsignor Carlo Faccendini); alle 18,30 (don Antonio Anastasi). Giovedì 9 settembre, nell’anniversario del primo miracolo – avvenuto nel 1884, la guarigione della novizia Giulia Macario, gravemente malata, che riacquistò la salute dopo aver baciato il simulacro – due le Messe in Santuario: alle 16,30 (don Antonio Anastasi) e alle 18,30 (monsignor Fausto Gilardi).

Al Santuario, in tempo di pandemia. «L’anno 2020-2021 – testimoniano le suore di Carità, o di Maria Bambina, come tutti le chiamano – il Santuario ha visto un forte calo della presenza di fedeli e pellegrini a causa delle restrizioni dovute alla pandemia. Ne risente anche oggi la partecipazione alla Messa quotidiana, che risulta scarsa. Tuttavia non è mancato l’affetto alla Madonna Bambina dimostrato dalle tante richieste di preghiere che quotidianamente pervengono al Santuario, soprattutto per i bambini malati e per le situazioni di disagio giovanile».

Le suore di Carità (o di Maria Bambina, come tutti le chiamano), vivono il Vangelo del 'farsi prossimo' in 376 comunità presenti in Europa, Asia, Africa e America

Le suore di Carità (o di Maria Bambina, come tutti le chiamano), vivono il Vangelo del "farsi prossimo" in 376 comunità presenti in Europa, Asia, Africa e America - (foto www.suoredimariabambina.org)

La mappa (senza frontiere) della carità. A Milano ha la casa generalizia un istituto che al 31 dicembre 2020 contava 3.382 suore e 75 novizie in 376 comunità: 18 in Africa (fra Egitto, Etiopia, Zambia e Zimbabwe), due nell’America del Nord (in California), 20 in America Latina (in Argentina, Brasile, Perù e Uruguay), 268 in Asia (fra Bangladesh, Giappone, India, Israele, Myanmar, Nepal e Thailandia) e 68 in Europa (fra Inghilterra, Italia e Romania), con una «stazione missionaria» in Spagna. «A fronte delle fatiche legate alla pandemia, che ha segnato pesantemente anche l’Istituto, e della gravissima crisi che investe ormai da mesi il Myanmar dove le nostre comunità sono coinvolte nella tragica situazione della gente, consideriamo un seme di speranza – sottolineano le suore – l’imminente apertura di una nostra comunità a Betlemme per il Baby Hospital». Una speranza da affidare, come le fatiche e le sofferenze, all’abbraccio di Maria.

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