lunedì 8 settembre 2014
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Reazioni unanime di sdegno e dolore in Italia per l'uccisione delle tre suore in Burundi. ​Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha scritto un telegramma in cui descrive la sua "profonda costernazione eorrore" per la "barbara uccisione": si tratta di "un atto vile ed esecrabile, perpetrato ai danni di chi si trovava in Burundi per farsi interprete, a costo di grandi sacrifici, di altissimi valori di solidarietà e fratellanzacon i più bisognosi. Le tre religiose vittime di un cieco ed inumano atto di criminalità sono testimonianza altissima di fedeltà alla chiesa ed ai valori più forti e nobili". Il telegramma è stato inviato al cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, al cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana e a suor Ines Frizza, superiora generale delle missionarie saveriane. "In questo triste momento, l'Italia tutta è partecipe e addolorata, ma anche commossa e altamente rispettosa per il supremo sacrificio delle tre religiose. Desidero esprimere - ha aggiunto il Capo dello Stato - lapiù sentita vicinanza all'intera Congregazione delle Missionarie Saveriane, ai familiari delle vittime, e a quanti hanno condiviso con Suor Lucia, Suor Olga e Suor Bernardetta l'impegno a fianco dei più bisognosi". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha espresso il suo cordoglio alla Congregazione delle Missionarie Saveriane per "l'orribile" omicidio, "un gesto atroce che sgomenta per la ferocia rivolta neiconfronti di chi era in quella zona per testimoniare solidarietàe portare aiuto concreto alle comunità locale".Il ministro degli Esteri Federica Mogherini, in una nota diffusa ancora prima dell'uccisione della terza religiosa, ha sottolineato che "l'uccisione di suor Lucia Pulici e suor Olga Raschietti nel loro convento di Kamenge è un grande dolore". "A nome mio e del governo - ha aggiunto - vorrei porgere le più sentite condoglianze alle famiglie e all'ordine delle Missionarie di Maria Saveriane". "Ancora una volta - ha osservato il ministro italiano - assistiamo al sacrificio di chi, con dedizione totale, ha passato la propria vita ad alleviare le troppe sofferenze che ancora esistono nel continente africano". Un sacrificio sul quale il governo s'impegna ora a chiedere chiarezza da parte del Burundi: paese al centro di molti dei conflitti che negli ultimi decenni hanno insanguinato in particolare la regione dell'Africa dei grandi laghi, a cominciare dal vicino Ruanda. "Attendiamo ora che le autorità del Burundi chiariscano quanto accaduto", ha scritto ancora Federica Mogherini, concludendo: "Ci adopereremo per riportare in Italia quanto prima le salme delle due religiose"Cordoglio anche dal presidente della Comunitá di Sant'Egidio Marco Impagliazzo a nome di tutti i partecipanti all'Incontro Internazionale "La pace è il futuro" in corso ad Anversa; proprio oggi il tema della tavola rotonda era centrata sul tema del martirio nei tempi presenti. "Oggi come nei primi anni del cristianesimo - ha dichiarato Impagliazzo - il sangue dei martiri è un seme di amore per l'umanitá e di fraternità fratutti gli uomini". La Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha inviato alle famiglie e alla Congregazione delle tre suore italiane uccise nel Burundi il seguente messaggio di cordoglio: "Desidero far giungere alle famiglie e alla Congregazione delle Missionarie di Maria - Saveriane i sensi del cordoglio più profondo e della più intensa vicinanza mia personale e di tutta la Camera dei deputati per la perdita delle sorelle Olga Raschietti, Lucia Pulici e Bernadetta Boggian. La barbara uccisione delle missionarie, attivamente impegnate nella promozione della pacificaconvivenza in una terra martoriata dalle guerre civili, ci ricorda ancora una volta i gravi rischi a cui è quotidianamente esposto chi, con spirito di abnegazione e sacrificio, dedica la propria vita alla cura e alla assistenza del prossimo"."Alla Chiesa cattolica va tutta la nostra solidarietà e la nostra vicinanza. I cristiani sono perseguitati nel mondo ma finalmente se ne parla"; lo ha detto il presidente della Commissione esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini. "I cattolici sono il gruppo più perseguitato nel mondo, dobbiamo prenderne atto - ha ribadito Casini - i missionari sono un vanto per tutti e il loro impegno è encomiabile. Bisogna reagire con forza, il silenzio per chi vuole aiutare gli altri è intollerabile".
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