giovedì 11 giugno 2015
Viene introdotto il reato canonico di abuso d'ufficio episcopale per i vescovi che non danno seguito alle denunce di violenze.
Nella commissione guidata da O'Malley anche due vittime di abusi
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Papa Francesco ha stabilito il reato canonico di 'abuso d’ufficio episcopale' per i pastori che non danno seguito ai casi di denuncia di violenze sui minori e sugli adulti vulnerabili da parte del clero ed ha istituito 'ad hoc' anche una apposita sezione giudiziaria in seno alla Congregazione per la Dottrina della fede. La decisione del Papa è stata ratificata nel corso della decima riunione del Consiglio dei nove cardinali che lo coadiuvano nella riforma della Curia Romana e nel governo della Chiesa, il cosiddetto C9, che si è conclusa ieri in Vaticano. Il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, nel corso del briefing presso la Sala Stampa vaticana, ha sottolineato che la decisione è coerente con quanto già prospettato nei mesi scorsi dalla Pontificia commissione per la tutela dei minori presieduta dall’arcivescovo di Boston, il cardinale Sean Patrick O’Malley, in merito alla accountability', ossia alla assunzione di responsabi-lità, dei vescovi in questi casi.

Tale prospettiva si è quindi concretizzata con la presentazione di cinque proposte esposte dal cardinale O’Malley al Consiglio di cardinali nel corso della riunione. Il C9 concordando all’unanimità queste proposte ha deliberato di sottoporle al Papa, il quale approvandole ne ha concesso l’autorizzazione affinché «siano fornite risorse adeguate per conseguire questi fini». Ha poi sottolineato che questo riferimento fa presupporre un 'potenziamento' della struttura giudicante in seno alla Congregazione per la Dottrina della fede e la nomina di nuovo «personale stabile che presterà servizio nel Tribunale apostolico», in sostanza la creazione di un segretario 'ad hoc' per assistere il cardinale prefetto su questo tema. Il Papa ha stabilito infine «un periodo di cinque anni in vista di ulteriori sviluppi delle presenti proposte e per il completamento di una valutazione formale della loro efficacia». Quanto alla retroattività della norma, il portavoce vaticano ha spiegato che «ci sono già nel codice di diritto canonico degli elementi» su queste fattispecie di reato, per cui il tema della responsabilità episcopale «non nasce dal nulla » ma con la nuova proposta approvata dal Papa viene ora «definita una procedura per affrontare questi casi». Tra gli altri temi, nel corso della riunione del C9, è stata affrontata anche la questione della riforma dei media vaticani. Secondo quanto ha riferito padre Lombardi il Consiglio dei cardinali e il Papa hanno dato parere positivo al progetto presentato da monsignor Dario Edoardo Viganò, presidente della commissione nata di recente per finalizzare la riforma «che prevede nei prossimi mesi la costituzione del dicastero specifico e le nomine necessarie per l’avvio del processo». Alla riunione del C9 anche il cardinale Gorge Pell, prefetto della Segreteria per l’economia, intervenuto per illustrare tre nuove iniziative afferenti a questo organismo: la costituzione di 'tre gruppi di lavoro: uno per l’analisi delle entrate e degli investimenti; uno per la gestione delle risorse umane; un terzo per lo studio dei sistemi informatici esistenti, la loro compatibilità ed efficienza'. È stato infine ascoltato anche il gesuita Michael Czerny, del Pontificio Consiglio Iustitia et Pax, il quale ha riferito che in vista della prossima enciclica, il Papa ha dato disposizione di inviare informazioni tramite email agli ordinari di tutto il mondo fornendo ad essi 'suggerimenti e sussidi', in particolare sull’insegnamento e gli interventi precedenti di papa Francesco sui temi dell’ambiente. La prossima riunione del Consiglio di Cardinali è prevista dal 14 al 16 settembre.

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