mercoledì 1 gennaio 2014
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Davanti a una piazza San Pietro straordinariamente gremita (circa 100mila fedeli), papa Francesco alla recita dell'Angelus ha ricordato che oggi è la Giornata mondiale per la Pace e ha esortato a pregare perché la forza della mitezza prevalga sulla tentazione della violenza."Siamo chiamati a rendere conto delle ingiustizie e delle violenze in tante parti del mondo - ha ribadito il Papa -. E c'è bisogno dell'impegno di tutti per costruire una società più giusta e solidale".Il Papa ha citato la lettera ricevuta da un fedele che, riflettendo su sciagure avvenute nella sua famiglia e nel mondo, si domandava: cosa succede nel cuore dell'uomo? "Faccio mie le parole di quell'uomo - ha detto papa Francesco - Cosa succede nel cuore dell'uomo? Cosa succede nel cuore dell'umanità? E' ora di fermarsi". "Da ogni angolo della terra  - ha ricordato - oggi i credenti elevano al Signore la preghiera per la pace. Il Signore ci aiuti a camminare tutti con più decisione sulla via della giustizia e della pace". E ha chiarito: "Dobbiamo cominciare a casa, da noi. Lo Spirito Santo sciolga le chiusure, le durezze del cuore. La pace richiede la forza della mitezza, la forza non violenta della verità e dell'amore".E ha concluso con un'invocazione alla Madre di Dio: "Affidiamo a Maria il grido di pace delle popolazioni oppresse dalla guerra e dalla violenza. Perché il coraggio del dialogo e della riconciliazione prevalga sulle tentazioni di vendetta, di prepotenza, di corruzione". Dopo la recita dell'Angelus il Pontefice ha rivolto un ringraziamento al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ringraziandolo per le espressioni augurali rivoltegli durante il discorso di fine anno di ieri sera. "Ricambio di cuore - ha aggiunto -, invocando la benedizione del Signore sul popolo italiano, affinché, con il contributo responsabile e solidale di tutti, possa guardare al futuro con fiducia e speranza".
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