domenica 21 giugno 2015
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«È un importante coronamento di un percorso di dialogo e confronto reciproco che dal Concilio Vaticano II le chiese locali piemontesi hanno portato avanti. Non un masso erratico in mezzo alla pianura, ma il frutto di un cammino di 50 anni di ecumenismo, di impegno. E come ogni coronamento è importante pensare che sia anche il preludio di un nuovo inizio». Così don Andrea Pacini, presidente della Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo sottolinea il valore della visita che domani il Papa farà al Tempio Valdese di Torino. Una visita «storica» che in ottocento anni di presenza valdese in Italia non si era mai verificata.  «Diremo una preghiera in comune, come fanno i cristiani quando si incontrano », spiega il moderatore della Tavola valdese, il pastore Eugenio Bernardini. «Ci ascolteremo, ci scambieremo dei doni, e canteremo insieme – aggiunge – sarà un incontro all’insegna della sobrietà e della fraternità ecumenica che negli ultimi due anni abbiamo visto crescere e rafforzarsi. Sobrietà e fraternità, del resto, sono tipiche della tradizione valdese ma anche dello stile di questo Papa che con il suo gesto conferma l’avvio di una nuova stagione ecumenica». «È una bella occasione – aggiunge monsignor Giuseppe Ghiberti, presidente onorario della Commissione diocesana per la Sindone – che il Papa venga per la prima volta a incontrare la comunità valdese proprio nel suo pellegrinaggio a Torino per la Sindone. Se storicamente il Telo è stato fonte di tensioni, questa concomitanza mette in luce come, se pur le posizioni restino molto diverse, i rapporti possano andare oltre». «Oggi – aggiunge don Pacini – soprattutto dopo l’ultima ostensione del 2010 la Sindone è vista come un elemento con cui si può convivere, le valutazioni sono molto differenti, ma non è un ostacolo al clima positivo di dialogo che viviamo». Ad accogliere il Papa alle 9 di lunedì al Tempio di corso Vittorio sarà il presidente del Concistoro, Sergio Velluto. Seguiranno i saluti del pastore della Chiesa di Torino, Paolo Ribet, e del moderador della Mesa Valdense di Uruguay e Argentina, Oscar Oudri. A Torino, per l’occasione, sono attesi, tra gli altri la presidente dell’Opera per le Chiese evangeliche metodiste in Italia, Alessandra Trotta; il presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, il pastore Massimo Aquilante; il decano della Facoltà valdese di teologia di Roma, il pastore Fulvio Ferrario. «È stata la Tavola valdese – ricorda Paolo Ribet – ad invitare papa Francesco e quando abbiamo saputo che l’incontro sarebbe avvenuto a Torino la nostra chiesa ha gioito. Sarà un importante momento di dialogo tra due realtà diverse ma che hanno lo stesso fine, l’annuncio della Grazia di Dio; sarà un momento fraterno che può aiutare tutti quanti a progredire nella condivisione e nel diffondere il messaggio di salvezza di Gesù Cristo».
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