lunedì 28 dicembre 2015
Papa Francesco nella preghiera dell'Angelus di domenica ha ricordato che i migranti cubani sono spesso vittime del traffico di vite umane e ha invitato i Paesi vicini a fare «tutti gli sforzi necessari per trovare una tempestiva soluzione a questo dramma umanitario».
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 Papa Francesco ha lanciato domenica all'Angelus un appello per «i numerosi migranti cubani che si trovano in difficoltà  in Centroamerica, molti dei quali sono vittime del traffico di esseri umani».

«Invito i Paesi della Regione - ha detto dopo l'Angelus - a rinnovare con generosità tutti gli sforzi necessari per trovare una tempestiva soluzione a questo dramma umanitario». Al termine della Messa celebrata nella Basilica Vaticana nella Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, Papa Francesco si è affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli e i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro per il Giubileo delle Famiglie. Al centro della preghiera l’esempio e la testimonianza della Santa Famiglia: «Ogni famiglia può trarre indicazioni preziose per lo stile e le scelte di vita, e può attingere forza e saggezza per il cammino di ogni giorno. La Madonna e san Giuseppe insegnano ad accogliere i figli come dono di Dio, a generarli e educarli cooperando in modo meraviglioso all’opera del Creatore e donando al mondo, in ogni bambino, un nuovo sorriso». «È nella famiglia unita che i figli portano a maturazione la loro esistenza, vivendo l’esperienza significativa ed efficace dell’amore gratuito, della tenerezza, del rispetto reciproco, della mutua comprensione, del perdono e della gioia».

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