giovedì 9 ottobre 2014
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L’11 ottobre la Chiesa festeggia san Giovanni XXIII. Il Papa buono, il Papa del discorso alla luna, il Papa della carezza ai bambini. Soprattutto il Papa del Concilio, visto che la data scelta per la sua memoria liturgica richiama l’apertura del Vaticano II, l’11 ottobre 1962. Ma nel ricordo collettivo che ancora resiste, trasmesso dai genitori ai figli, dai figli ai nipoti, c’è soprattutto l’immagine del "pastore" semplice, gentile, che, a sorpresa, per il primo Natale da Pontefice, decide di visitare i piccoli ricoverati al Bambin Gesù. E che qualche giorno dopo, il 26 dicembre 1958, va a pregare con i carcerati nella prigione romana di Regina Coeli salutandoli così: «Non potete venire da me, così io vengo da voi». Ma Roncalli è stato anche molto altro.È stato il Papa del "nuovo dialogo" con il mondo ebraico, della Pacem in terris, della santità come vocazione da raggiungere a costo di qualsiasi sacrificio. Uno stile di vita risuonato nelle parole con cui Papa Francesco lo scorso 27 aprile lo ha dichiarato santo insieme a Giovanni Paolo II. Qualità che d’ora in poi saranno riscoperte nel giorno della sua festa, ogni 11 ottobre, nel ricordo dell’apertura del Concilio, e del discorso alla luna, con quel famosissimo passaggio: «Tornando a casa troverete i bambini. Date un carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa. Troverete qualche lacrima da asciugare, dite una parola buona: il Papa è con noi, specialmente nell’ora della tristezza e dell’amarezza».
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