martedì 22 marzo 2022
Il presidente ucraino in videocollegamento: immaginate Mariupol come Genova, sinora 117 bambini morti. Draghi: non ci voltiamo, aiuti anche militari alla resistenza. Assenti tra ex 5s, M5s e Lega
Zelensky alle Camere: per Putin Ucraina è il cancello per l'Europa (IL VIDEO)
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11.35: la seduta, durata poco meno di 30 minuti, si conclude con l'ultimo applauso dei deputati e senatori. Zelensky, in abiti mimetici, ha affermato di parlare da Kiev. Alle sue spalle un muro bianco e la bandiera ucraina. Il premier Draghi ha parlato dal banco del governo: alla sua sinistra i ministri degli Esteri e della Difesa, Luigi Di Maio e Lorenzo Guerini. Alla sua destra, la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese.

11.26: Mario Draghi, nel ricapitolare le misure assunte dal governo e votate dal Parlamento, annuncia che l'Italia è "pronta a fare di più". "Davanti alla Russia che ci voleva divisi, ci siamo mostrati uniti come Ue e come Alleanza atlantica. Sinora le sanzioni hanno colpito duro. In Italia abbiamo congelato beni per oltre 800 milioni di euro. Stiamo diversificando i nostri approvigionamenti energetici". Draghi apre sull'adesione dell'Ucraina in Ue: "L'Italia vuole l'Ucraina nell'Unione europea ed è a fianco all'Ucraina in questo processo". "Quando l'orrore e la violenza sembra avere il sopravvento, allora dobbiamo difendere i diritti civili e umani, i valori democratici. Ai massacri dobbiamo rispondere con gli aiuti, anche militari, alla resistenza. Al crescente isolamento del presidente Putin dobbiamo oppore l'unità della comunità internazionale. L'Italia è con voi, presidente Zelensky".

11.22: prende la parola il premier italiano Mario Draghi. "L'arroganza del governo russo si è scontrata con l'orgoglio del vostro popolo. La resistenza di Mariupol e delle città su cui si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica. Oggi l'Ucraina non difende solo se stessa, ma difende la nostra pace, la nostra libertà, la nostra sicurezza. Difende le regole multilaterali che abbiamo faticosamente costruito. La solidarietà italiana è enorme. Gli italiani hanno spalancato le proprie porte con quel senso di accoglienza che è l'orgoglio del nostro Paese. Continueremo a farlo con Regioni, Comuni, Protezione civile, enti religiosi, volontari. L'Italia non intende voltarsi dall'altra parte".

11.19: il presidente ucraino ricorda che 70mila persone sono già in Italia e ringrazia per l'accoglienza le famiglie italiane. "Il primo bambino scappato dalla guerra è nato in Italia, noi lo ricorderemo sempre", dice Zelensky. "Dobbiamo fermare una sola persona per avere la pace. Gloria all'Ucraina e grazie Italia". Al termine del breve discorso, l'intero emiciclo di Montecitorio applaude in piedi.

11.17: Zelensky ricorda il rischio di una crisi alimentare, legata anche all'impossibilità per l'Ucraina di coltivare e produrre grano. E incita a nuove sanzioni. Chiede anche "l'embargo per le navi russe". Chiede che non ci siano "eccezioni per le banche russe". Bisogna avere la pace, insiste, perché dopo bisogna "bonificare dalle mine e ricostruire l'Ucraina".

11.13: "Kiev deve avere la pace come deve averla Roma", prosegue Zelensky. I russi, continua, "torturano, stuprano". "Popolo italiano, bisogna fare il possibile per avere la pace ed evitare la guerra preparata da anni da una sola persona. Il loro obiettivo è l'Europa, influenzare le vostre vite, distruggere i vostri valori. L'Ucraina è il cancello per l'esercito russo. La barbarie non deve entrare. Gli ucraini vi sono stati vicini durante la pandemia. E gli italiani ci hanno sostenuto per l'alluvione, sinceramente e senza chiedere niente in cambio. Abbiamo bisogno di altre sanzioni, di altre pressioni perché la Russia cerchi la pace".

11.09: prende la parola il presidente Zelensky. Il suo primo appello: "Caro popolo italiano, oggi ho parlato con Sua Santità papa Francesco, capisco che voi volete la pace e che ognuno difende la propria patria. Il nostro popolo è diventato il nostro esercito quando ha visto quanto male porta il nemico. Tutto questo è iniziato da una persona. Ogni giorno di guerra porterà la morte dei nostri bambini, 117 non è il numero finale. Le città ucraine sono distrutte, le persone vengono seppellite nelle fosse comuni. Mariupol è completamente distrutta, Mariupol è come la vostra Genova. Immaginate la vostra Genova distrutta, immaginate tutte le persone che scappano da Genova".

11.05: un lungo applauso accoglie il presidente ucraino Volodymir Zelensky, non appena appare in videocollegamento. I presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati, esprimono il sostegno del Paese al popolo ucraino.

Tra pochi minuti, alle 11, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà in videocollegamento con la Camera di Montecitorio e parlerà a deputati e senatori italiani. Prenderà la parola anche il premier Mario Draghi.

Clima teso alla vigilia dell'appuntamento. Alternativa c'è, il gruppo degli ex grillini, diserterà la seduta a ranghi quasi compatti. Assenze "a titolo personale" anche in M5s e Lega. Si temono contestazioni al presidente Zelensky.

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