venerdì 10 dicembre 2010
Il procuratore aggiunto di Bergamo Massimo Meroni ha spiegato che pm, carabinieri e polizia stanno "tutti lavorando per restituire questa bambina viva alla famiglia perché non ci sono elementi che evidenzino altro". Meroni ha più volte spiegato che "non è esclusa nessuna ipotesi" e "non vi sono elementi significativi per fare prevalere un'ipotesi su un'altra". Intanto stamattina presto sono riprese le ricerche della ragazzina scomparsa.

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Il procuratore aggiunto di Bergamo Massimo Meroni ha spiegato che pm, carabinieri e polizia stanno "tutti lavorando per restituire questa bambina viva alla famiglia perchè non ci sono elementi che evidenzino altro". Meroni, che aveva accanto a sé il questore Vincenzo Ricciardi e il comandante dei carabinieri Roberto Tortorella, ha inteso fare il punto sulle indagini relative a Yara in una conferenza stampa e ha più volte spiegato che "non è esclusa nessuna ipotesi" e "non vi sono elementi significativi per fare prevalere un'ipotesi su un'altra". Il magistrato ha anche spiegato che l'ipotesi di reato di omicidio volontario contestato al marocchino Mohammed Fikri, fermato e poi scarcerato, derivava da quell'intercettazione, inizialmente tradotta male, in cui sembrava che l'uomo dicesse: "Allah mi perdoni, io non ho ucciso". Una frase che, a una più attenta analisi, è risultata di tutt'altro tenore.Il procuratore aggiunto Massimo Meroni, nel corso della conferenza stampa in Procura, ha spiegato che "tutte le segnalazioni, anche le più stravaganti sono state valutate" e che "tutte le approfondite indagini fin qui svolte non hanno portato a risultati concreti". "Sono state sentite tutte le persone che si dovevano sentire", ha proseguito il magistrato il quale ha confermato che Enrico Tironi, il vicino di casa di Yara che racconta di averla vista, nel pomeriggio del 26 novembre, in compagnia di due uomini lungo la via in cui la ragazza vive con i genitori, non è indagato per procurato allarme, come invece sembrava nei giorni scorsi.Il magistrato ha dato atto a carabinieri e polizia di Stato di "un lavoro massacrante", svolto "nella speranza di riportare questa bambina viva alla famiglia perché non ci sono elementi seri che fanno pensare ad altro".Intanto con il favore della bella giornata di sole, sono riprese presto lericerche di Yara: uomini delle forze dell'ordine, vigili del fuoco e volontari della protezione civile, dopo un primo briefing, hanno ripreso a ispezionare i luoghi e le aree già battute negli ultimi giorni, come cantieri, rogge e campi.
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