martedì 28 dicembre 2010
«Noi vi preghiamo, ridateci nostra figlia, aiutateci a ricomporre il puzzle della nostra quotidianità, aiutateci a ricostruire la nostra normalità». È uno dei passaggi dell'appello lanciato oggi dai genitori di Yara Gambiraso, la tredicenne scomparsa 32 giorni fa a Brembate Sopra in provincia di Bergamo.
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"Noi vi preghiamo, ridateci nostra figlia, aiutateci a ricomporre il puzzle della nostra quotidianità, aiutateci a ricostruire la nostra normalità". È uno dei passaggi dell'appello lanciato oggi dai genitori di Yara Gambiraso, la tredicenne scomparsa 32 giorni fa a Brembate Sopra in provincia di Bergamo."Le gente ci conosce bene, non abbiamo mai fatto o voluto il male di nessuno, ci siamo sempre dimostrati come una famiglia aperta, trasparente e disponibile verso gli altri e non meritiamo di proseguire la nostra vita senza il sorriso di Yara", prosegue l'appello dei genitori della ragazza, Fulvio e Maura Gambirasio. "Non meritiamo di proseguire la nostra vita senza il sorriso di Yara", ha proseguito il padre della ragazza, che ha letto la dichiarazione alla stampa.Ecco il testo integrale dell'appello: "Noi siamo una famiglia semplice, siamo un nucleo di persone che ha basato la propria unità sull'amore, sul rispetto, sulla sincerità e sulla solarità del nostro quieto vivere. Da un mese - prosegue l'appello - ci stiamo ponendo innumerevoli domande sul chi, il che cosa, il come, il quando e il perché ci sta accadendo tutto ciò. Noi non cerchiamo risposte, noi non chiediamo di sapere, noi non ci assilliamo per capire, noi non vogliamo puntare il dito verso qualcuno, noi desideriamo solo, immensamente, che nostra figlia faccia ritorno nel suo mondo, nel suo paese, nella sua casa, nelle braccia dei suoi cari. Noi imploriamo la pietà di quelle persone che trattengono Yara - hanno detto i coniugi Gambirasio - chiediamo loro di rispolverare nella loro coscienza un sentimento d'amore; e dopo averla guardata negli occhi gli aprano quella porta o quel cancello che la separa dalla sua libertà. Noi vi preghiamo, ridateci nostra figlia, aiutateci a ricomporre il puzzle della nostra quotidianità, aiutateci a ricostruire la nostra normalità. La gente ci conosce bene, non abbiamo mai fatto o voluto il male di nessuno, ci siamo sempre dimostrati come una famiglia aperta, trasparente e disponibile verso gli altri e non meritiamo di proseguire la nostra vita senza il sorriso di Yara. Grazie".
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