martedì 27 giugno 2017
La procura di Roma sentirà a giorni il magistrato di Napoli, che si dice fiducioso. La conduttrice, chiamata in causa in concorso, avrebbe trasmesso informazioni sull'inchiesta al "Fatto Quotidiano"
Il pm Woodcock e la giornalista Sciarelli indagati per rivelazione del segreto
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Il pm napoletano John Henry Woodcock è indagato dalla procura di Roma, nell'ambito dell'inchiesta Consip (l'ente statale centralizzato per gli acquisti), per violazione del segreto d'ufficio. In concorso con il magistrato risulta indagata anche la giornalista Federica Sciarelli, alla quale è stato sequestrato il telefono cellulare. Da quanto si è appreso, l'inchiesta riguarda la pubblicazione, alcuni mesi fa, da parte del Fatto Quotidiano di un articolo relativo alla fuga di notizie - che coinvolge il ministro Luca Lotti e alti ufficiali dei carabinieri (tutti hanno sempre respinto l'addebito) - attraverso la quale i dirigenti della Consip sarebbero venuti a conoscenza dell'inchiesta avviata dai pm napoletani sulla stessa centrale acquisiti della pubblica amministrazione. L'inchiesta è stata successivamente trasferita, per competenza territoriale dalla procura di Napoli a quella di Roma.

Secondo l'accusa, Sciarelli - da tempo amica del pm - sarebbe stata il tramite per il passaggio delle informazioni da Woodcock a un giornalista del Fatto Quotidiano. «Non posso aver rivelato nulla a nessuno – ha detto la conduttrice della Rai semplicemente perché Woodcock non mi svela nulla delle sue inchieste, tantomeno ciò che è coperto da segreto». Il pubblico ministero partenopeo, che sarà interrogato nei prossimi giorni dai magistrati romani, si dice amareggiato dall'accusa, ma allo stesso tempo fiducioso nell'operato dei colleghi. «Sono certo che potrò chiarire la mia posizione, fugando ogni dubbio ed ombra sulla mia correttezza professionale e personale», assicura Woodcock. Il suo legale auspica che «si svolgano accertamenti a 360 gradi», l'importante «è escludere tutti i dubbi, perché va fatta salva la professionalità dei soggetti coinvolti».

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