lunedì 20 aprile 2015
​I sindacati lasciano il tavolo. Proclamato lo sciopero e chiesto l'intervento del governo. Magazzini interdetti ai Tir. Ieri il cardinale Sepe a Carinaro.
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Si sono arenate subito le trattative tra i sindacati e la Whirlpool, che intende chiudere tre stabilimenti, tra cui quello di Carinaro in provincia di Caserta. E la tensione sale tra gli operai che rischiano di perdere il lavoro. Stamani i lavoratori hanno bloccato la via d'accesso alla superstrada Marcianise-Giugliano, costringendo le forze dell'ordine a chiudere gli svincoli. Tavolo abbandonato, appello al governo I rappresentanti sindacali di Fim, Uilm e Ugl hanno lasciato il tavolo di trattativa sul piano Whirlpool e hanno chiesto l'immediata convocazione da parte del Governo. "Ora tocca al governo farsi sentire dall'azienda. Noi la nostra l'abbiamo detta e ribadita. I patti vanno rispettati!", ha twittato il segretario generale della Uilm Rocco Palombella. Le tre sigle ritengono inaccettabili la chiusura degli stabilimenti e i licenziamenti. Subito dopo anche la Fiom ha lasciato l'incontro, ritenendo inopportuno andare avanti senza gli altri sindacati di categoria.

Sciopero I sindacati si sono ritrovati, quindi, su posizioni diverse sulla conduzione della trattativa con l'azienda ma uniti nel proclamare 12 ore di sciopero. La decisione è stata presa da Fim, Uilm, Fiom e Ugl, subito dopo la rottura. L'orientamento è quello di porre alla Whirlpool, prima di sedersi al tavolo e iniziare a trattare, la condizione pregiudiziale di ritirare la decisione di chiudere i siti di Carinaro (Caserta), Albacina (Ascoli Piceno) e il centro di ricerche di None (Torino). La rabbia dei lavoratori Intanto si intensifica la protesta dei lavoratori dello stabilimento Whirlpool-Indesit di Carinaro (Caserta): i dipendenti hanno bloccato la via d'accesso alla superstrada Marcianise-Giugliano costringendo le Forze dell'ordine a chiudere gli svincoli. Inibito anche l'accesso ai depositi della multinazionale e di altre aziende che sorgono a poche centinaia di metri dall'insediamento. L'area industriale così bloccata, nei comuni di Teverola e Carinaro, è molto importante perché qui si trovano i depositi merci di importanti aziende di distribuzione alimentare. La protesta ha di conseguenza provocato grandi disagi alla circolazione con lunghe file di tir in attesa di poter entrare nei magazzini per caricare e scaricare merci. Anche la normale circolazione è stata colpita.Il cardinale Sepe allo stabilimento di Carinaro Ieri l'arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzo Sepe, ha fatto visita allo stabilimento Whirlpool-Indesit di Carinaro, dove lui stesso è nato, per far sentire la propria vicinanza: "Come uomo di chiesa, non potevo non essere qui con voi a esprimere la mia vicinanza per una vicenda che mi ha fatto ribollire il sangue nelle vene", ha detto il cardinale, appellandosi alle istituzioni "perché facciano il proprio dovere; la Chiesa condanna chi non si prende la responsabilità di risolvere i problemi della gente". E ai molti lavoratori che gli hanno chiesto di interessare della vicenda anche il Papa, l'arcivescovo di Napoli ha promesso: "Farò le mie telefonate ma so che il Papa è sensibile ai problemi dei lavoratori".

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