venerdì 6 agosto 2010
Il leader Pd guarda già oltre l'attuale governo e lancia un appello al centrosinistra: «Non si tratta solo di mandare a casa un governo. Dobbiamo superare una fase lunga 16 anni, non due». Il premier, intanto, è impegnato nella stesura di un programma di legislatura in quattro punti su cui chiedere la fiducia in autunno.
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Il leader Pd Pierluigi Bersani guarda già oltre l'attuale governo e lancia un appello al centrosinistra: «Non si tratta solo di mandare a casa un governo. Dobbiamo superare una fase lunga 16 anni, non due. Dobbiamo liberarci di Berlusconi». Bersani spiega che la posta in gioco, davanti alla crisi della maggioranza che si era unita intorno a Berlusconi, è la democrazia e invita tutte le forze di opposizione a evitare «veti reciproci». Un appello che viene accolto positivamente da Nichi Vendola, ma bocciato come "violento" dal ministro Angelino Alfano, dalle cui parole nasce un lungo botta e risposta con il Pd. LA CONTROFFENSIVA DEL CAVALIEREC'è chi la chiama sfida, chi ne parla come di un rilancio. Fatto sta che la parola elezioni ora entratra le subordinate, mentre all'ordine del giorno dell'impegno di Silvio Berlusconi c'è la stesura di un programma di legislatura in quattro punti su cui chiedere la fiducia in autunno. Nel caso la fiducia non ci fosse, allora sì, si andrebbe alle urne. Un segnale che da Futuro e libertà si giudica comunque positivo.Berlusconi nelle lunghe riunioni di ieri, avrebbe infatti deciso di procedere a una sorta di "predellino parlamentare", cioè di verificare sul campo se esiste ancora una maggioranza. Dunque in Consiglio dei ministri, dove sono presenti anche esponenti finiani, verrebbero scritti i punti fondamentali delprogramma che il governo intende portare avanti: economia e fisco, giustizia, Sud e federalismo. Su questi temi Berlusconi si presenterà alle Camere per chiedere un voto di fiducia. Da Futuro e libertà si tratta di un fatto «molto positivo». «È positivo che ci sia una pausa di riflessione e che a settembre si tornerà a parlare di politica e di programma. Ora le elezioni sono decisamente più lontane» afferma il viceministro di Fli Adolfo Urso. «I quattro capitoli indicati - prosegue Urso - sono nel programma, bisogna vedere come verranno declinati e attualizzati alla luce dei cambiamenti indotti dalla crisi economica».Comunque Urso assicura che «su questi punti siamo pronti al confronto» e «sono ottimista che si troverà una base programmatica comune». Per Urso «se però non ci dovesse essere accordo, almeno sarà chiaro agli italiani su cosa ci dividiamo e che il disaccordo riguarda fatti concreti e no personalismi perchè la questione è tutta politica».Il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto spiega: "A settembreBerlusconi presenterà una piattaforma fondata su pochi punti:su di essa ci auguriamo che venga raccolta una maggioranza cherinnova la fiducia al governo, oppure a quel punto non cipotrà essere alternativa se non le elezioni". E intanto ilpremier ai giornalisti annuncia che le sue vacanze silimiteranno a "qualche giorno di riposo ad Arcore".
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