mercoledì 14 settembre 2016
Da Cracovia ad Ascoli, gli «angeli» della Gmg tra le macerie del terremoto
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Ad Ascoli Piceno dopo il terremoto la ricostruzione ricomincia dai giovani: sono stati proprio i ragazzi della Gmg, infatti, la mattina del 24 agosto a rispondere all’appello lanciato dalla Caritas: “I soccorritori stavano lavorando da ore senza cibo, c’era bisogno di aiuto – racconta don Paolo Sabatini, incaricato della Pastorale giovanile della diocesi di Ascoli Piceno – e quindi abbiamo pensato di convocare via chat i giovani che erano venuti a Cracovia”. 1.jpgIl Crocifisso estratto dalle macerie di una chiesa a Pescara del Tronto assieme ai simboli che hanno animato la Veglia di preghiera per le vittimeMa quello che don Sabatini non si aspettava era la risposta di questi ragazzi: subito un gruppo di almeno 60 giovani si sonno ritrovati a Centro giovanile “L’Impronta” per preparare panini per i soccorritori. “Non solo sono venuti in tanti – prosegue il sacerdote – ma hanno lavorato con efficienza dall’alba a mezzanotte per dieci giorni dopo la scossa del 24 agosto”. Tra i giovani c’era anche qualcuno che era finito sotto le macerie, tutti vivevano nella paura provocata dalle scosse continue, eppure nessuno si è tirato indietro.

L'oratorio allestito in uno dei sei campi con le tende per gli sfollati a Uscerno di Montegallo“Ad Ascoli la giornata iniziava con le Lodi – racconta don Sabatini – e proseguiva scandita dalla preghiera e dai numerosi servizi: c’erano gli aiuti da scaricare, fare serWhatsApp Ima_1.jpgvizio d’ordine ai funerali o all’obitorio, portare il cibo ai soccorritori mentre estraevano le persone dalle macerie”. Finita la prima fase dell’emergenza, poi, l’esperienza non si è fermata: da qualche giorno una ventina di questi “angeli tra le macerie” sta facendo animazione nelle sei tendopoli presenti sul territorio della diocesi ascolana: “Portiamo alle persone colpite dal terremoto un po’ di normalità – nota don Sabatini – attraverso la musica, gli spettacoli, la compagnia e in una tendopoli abbiamo allestito anche un piccolo oratorio”. Un momento dell'animazione nelle tendopoliPer questi giovani, insomma, la misericordia di cui hanno sentito parlare alla Gmg è diventata un’esperienza concreta.
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