L'oratorio allestito in uno dei sei campi con le tende per gli sfollati a Uscerno di Montegallo“Ad Ascoli la giornata iniziava con le Lodi – racconta don Sabatini – e proseguiva scandita dalla preghiera e dai numerosi servizi: c’erano gli aiuti da scaricare, fare servizio d’ordine ai funerali o all’obitorio, portare il cibo ai soccorritori mentre estraevano le persone dalle macerie”.
Finita la prima fase dell’emergenza, poi, l’esperienza non si è fermata: da qualche giorno una ventina di questi “angeli tra le macerie” sta facendo animazione nelle sei tendopoli presenti sul territorio della diocesi ascolana: “Portiamo alle persone colpite dal terremoto un po’ di normalità – nota don Sabatini – attraverso la musica, gli spettacoli, la compagnia e in una tendopoli abbiamo allestito anche un piccolo oratorio”. Un momento dell'animazione nelle tendopoliPer questi giovani, insomma, la misericordia di cui hanno sentito parlare alla Gmg è diventata un’esperienza concreta.
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