lunedì 14 ottobre 2013
​I responsabili e due operatrici imputati di maltrattamenti, abbandono di incapaci, sequestro di persona, violenza privata e lesioni personali nei confronti degli ospiti della struttura, gestita per anni senza autorizzazioni.
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Il presidente, il gestore e due operatrici di una casa di riposo "Sant'Antonio Abate - ex Villaggio del fanciullo" di Enna sono stati arrestati da militari della Guardia di finanza di Enna con l'accusa di maltrattamenti, abbandono di incapaci, sequestro di persona, violenza privata e lesioni personali nei confronti degli anziani ospiti della struttura, che sarebbe stata inoltre gestita per anni senza autorizzazioni. I militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Procura. L'operazione è stata denominata "Cara Lina". Tra le ipotesi di reato formulate anche la truffa per aver continuato a ritirare la pensione di alcuni ricoverati deceduti e l'appropriazione indebita di valori ed effetti appartenenti agli anziani ospiti. La struttura, che ospitava una cinquantina di anziani e generava un giro di affari annuo complessivo di oltre 600 mila euro, è stata sequestrata e i ricoverati trasferiti in altri centri assistenziali. L'operazione è stata avviata in seguito alla segnalazione di alcuni ex dipendenti, che avevano denunciato episodi di maltrattamenti e minacce subiti dai ricoverati. Le indagini, condotte anche per mezzo di intercettazioni telefoniche, ambientali e di video sorveglianza, hanno consentito di accertare una condizione di grave abbandono degli anziani, alcuni dei quali affetti da gravi malattie degenerative. In alcuni casi ad alcuni ospiti affetti dal morbo di Alzheimer sarebbero state somministrate elevate dosi di potenti sedativi da parte operatori privi di qualsiasi competenza medica o infermieristica. Le indagini proseguiranno per quantificare gli illeciti patrimoniali.
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