mercoledì 21 gennaio 2009
I presidenti delle Camere prendono atto del parere delle giunte di Camera e Senato sciolimento per superare lo stallo creato dal rifiuto delle dimissioni posto dal presidente della commissione Villari.
IL COMMENTO: Una catena di forzature di Sergio Soave
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La Commissione di Vigilanza Rai è stata sciolta e verrà rinnovata nella sua interezza. Dopo il voto favorevole delle giunte per il Regolamento di Camera e Senato, i presidenti Fini e Schifani hanno revocato Riccardo Villari, superando così l'impasse determinata dalla vicenda del presidente eletto dalla maggioranza ma da oltre due mesi contrario alle dimissioni nonostante le richieste e le pressioni arrivate da ogni fronte e l'espulsione dal Pd. Il comunicato segue la decisione della giunta del regolamento del Senato che stamattina ha dato parere favorevole allo scioglimento della Commissione di vigilanza Rai dopo le dimissione dei commissari di maggioranza e opposizione. Lo hanno riferito ai giornalisti il capogruppo dell'Udc, Giampiero Dalia, e il vicepresidente del Pdl, Gaetano Quagliariello. Ora toccherà al presidente del Senato, Renato Schifani, che ha convocato la Giunta per avere un parere sulla vicenda Villari, prendere una decisione di concerto con il presidente della Camera, Gianfranco Fini. «La giunta ha preso atto delle dimissioni dei componenti e dato parere favorevole a che si proceda alla nomina di una nuova commissione  - ha spiegato Quagliariello - la decisione di sciogliere l'organismo sta in capo ai presidenti di Camera e Senato». «La giunta ha deciso in tal senso - ha proseguito ilcapogruppo Udc al Senato, Giampiero D'Alia - in considerazione del fatto che la commissione si trova in una situazione di stallo e nell'impossibilità di svolgere le sue funzioni, a cominciare dalla nomina del nuovo cda Rai».«A questa direzione ci ha accompagnato anche la posizione del presidente Villari - ha aggiunto e spiegato per il Pdl Quagliariello - mettendo all'ordine del giorno della prossima riunione della commissione di vigilanza la nomina del cda Rai. Noi riteniamo per ragioni politiche che il cda della Rainon possa essere eletto senza la partecipazione dell'opposizione e per ragioni ordinamentali, senza una maggioranza qualificata. Ne consegue che questa commissione si trova in una situazione di stallo che va rimossa. Le dimissioni di 37 membri su 40 hanno agevolato la soluzione. Per quanto riguarda il Pdl abbiamo sempre esercitato tutta la nostra moral suasion per una soluzione di carattere politicoalla questione Villari».«Si conclude così questa fase di paralisi - conclude dal canto suo D'Alia - che si era determinata dall'atteggiamento passato ma responsabile della maggioranza che ha tentato di dividere l'opposizione».
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