martedì 8 ottobre 2019
Il piccolo borgo in provincia di Potenza corre ai ripari contro lo spopolamento. I pensionati che si trasferiranno qui avranno anche le cure termali e il taxi gratis
Uno scorcio di Latronico, in provincia di Potenza (da Wikipedia Commons)

Uno scorcio di Latronico, in provincia di Potenza (da Wikipedia Commons)

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Il posto non è niente male: come in tanti borghi delle aree interne della Penisola, l’aria è salubre, il verde la fa da padrone e il paesaggio è di tutto rispetto. Ma, proprio come in tanti di quei borghi delle aree interne della Penisola, il lavoro scarseggia e in tanti scelgono di andar via. Tanto che l’80% delle case risulta abbandonato. A Latronico, piccolo centro di 4.500 anime in provincia di Potenza, nel cuore della Basilicata, hanno deciso di rispondere alla piaga dello spopolamento offrendo l’esenzione totale dalle tasse comunali a tutti i pensionati che verranno a risiedere qui.

È il modello Portogallo: vieni ad abitare da noi, non ti facciamo pagare le tasse, come avviene nel Paese lusitano che ha aperto le porte a 80mila pensionati provenienti dall’estero con l’esenzione totale per la durata di dieci anni. Ma Latronico ha anche altro da offrire a chi volesse trasferirsi, invece che all’estero, in uno sperduto borgo circondato dal verde. Anzitutto, nella misura varata dalla giunta guidata dal sindaco Fausto De Maria, c’è anche la possibilità per i nuovi residenti di usufruire di un servizio taxi gratuito offerto dal Comune per le visite mediche, per esempio, o per le cure termali presso la cittadella del benessere. Già, perché il piccolo centro lucano ospita delle importanti terme, un motivo in più per trasferirsi qui per i pensionati italiani: nel provvedimento voluto dall’amministrazione comunale è peraltro prevista anche la gratuità della seconda cura termale (già prevista per la prima). Non è finita qui: l’offerta del paesino lucano comprende un costo della vita e delle case – se ne trovano perfino a un euro – molto basso rispetto a quello delle grandi città, nelle quali molti pensionati impoveriti faticano a tirare avanti. E poi qualità della vita, possibilità di interazione con i propri coetanei rispetto alla solitudine che molti di loro vivono negli affollati centri urbani italiani.

«L’idea ci è venuta sulla scorta della legge Bagnai (varata durante il primo governo Conte, che vorrebbe fare del Sud Italia un novello Portogallo, ndr)», spiega il sindaco di Latronico. In base al provvedimento che porta la firma del senatore leghista, i pensionati provenienti dall’estero trasferitisi nei Comuni della Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia con popolazione non superiore ai 20mila abitanti, possono scegliere di sottoporre i loro redditi a una tassa forfettaria del 7%. «Ci sembrava però poco per combattere lo spopolamento delle aree interne, anche perché questa misura mira soprattutto ad attirare nuovi residenti stranieri – spiega De Maria –. Noi invece abbiamo pensato a un provvedimento che spingesse gli anziani italiani a venire a vivere qui, con un particolare riguardo a quelli che sono stati costretti a emigrare in altre regioni o in altre nazioni e che vogliono tornare nel loro paese natale». Infatti, i primi a beneficiare del provvedimento sono state proprio persone che avevano già un legame forte con Latronico. C’è il signor Bruno, che da Napoli è tornato nel suo paesino d’origine. C’è poi la signora Filomena, che da Vallo della Lucania, in Campania, si è trasferita qui dove vive suo figlio.

Le adesioni si contano ancora sulle dita delle due mani, ma il sindaco confida nelle possibilità offerte dal “Quarto potere”: «Nelle ultime settimane, complice anche l’aumentata attenzione della stampa, stiamo ricevendo molte manifestazioni di interesse da tutta Italia».

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