sabato 2 febbraio 2019
Annullata l'ordinanza del Comune di Pistoia di settembre scorso, che determinava la cessazione dell'attività. Don Biancalani: «Una grande gioia, ora dialogo col sindaco».
Don Massimo Biancalani insieme a un migrante accolto nella sua parrocchia, a Vicofaro

Don Massimo Biancalani insieme a un migrante accolto nella sua parrocchia, a Vicofaro

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L'accoglienza nella parrocchia di Vicofaro può continuare. Lo ha deciso il Tar della Toscana, annullando l’ordinanza del Comune di Pistoia dell’11 settembre 2018 che determinava la cessazione dell’attività. Lo ha annunciato il parroco don Massimo Biancalani, da sempre impegnato contro la povertà. «Il Tar si era già espresso a nostro favore a novembre con provvedimento d’urgenza, questa è la sentenza definitiva. Siamo molto contenti dopo quasi tre mesi di grosse difficoltà, anche se abbiamo continuato ad accogliere perché non mi sono sentito di lasciare nessuno in mezzo alla strada».

L’attività nella parrocchia pistoiese era iniziata dopo l’appello del Papa del settembre 2016 con un piccolo Cas e 10 migranti, oggi ridotti a 5 mentre il Centro chiuderà. «Grazie a quei fondi e al sostegno di molti cittadini siamo riusciti a dare ospitalità a un centinaio di migranti». Chi sono? «Perlopiù giovani africani che lavorano anche in nero nel comparto tessile di Prato. E saranno sempre più con il decreto Salvini, noi svolgiamo un servizio di pubblica utilità». Per l’amministrazione di centrodestra la sentenza non è entrata nel merito, ha annullato l’ordinanza per vizio di competenza: doveva firmarla il sindaco e non un dirigente. Ma restano i rilevi di Asl e Vigili del fuoco sulla non idoneità dei locali all’accoglienza.

«Ma il Tar non è entrato nel merito – ribatte il prete – perché già la forma era sbagliata. I diritti costituzionali vengono prima di ogni provvedimento dal sapore politico». Intanto in parrocchia è stata sostituita la centrale termica con circa 40mila euro e ora servono i fondi per proseguire. Il sacerdote auspica un dialogo con il sindaco e apre ad altre soluzioni per alleggerire Vicofaro. La diocesi, che non ha lasciato solo il sacerdote, auspica che torni la serenità.

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