mercoledì 10 marzo 2010
È stato trovato morto ieri mattina Pietro Vanacore, portiere dello stabile di via Poma dove fu uccisa Simonetta Cesaroni. In auto diversi bigliettini: «20 anni di sofferenza e sospetti portano al suicidio». Doveva deporre venerdì nel processo in corso a Roma per l'omicidio.
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Pietrino Vanacore, il portiere a lungo sospettato per l'omicidio di Simonetta Cesaroni, è stato trovato morto questa mattina in provincia di Taranto. Lo riferiscono i carabinieri. Vanacore, che viveva a Monacizze, frazione di Torricella, è stato trovato su una spiaggia in località Torre Ovo.L'uomo era in acqua, a pochi metri dalla riva, e aveva una corda legata intorno a una caviglia. Un'altra corda era legata a un albero sulla spiaggia. A dare l'allarme è stato un gruppo di amici di Vanacore, che passando hanno riconosciuto l'auto dell'uomo.Sull'auto c'erano dei grossi cartelli con frasi che secondo gli inquirenti potrebbero aver preannunciato un gesto estremo, come "Vent'anni di persecuzione, sono stanco della angherie".Vanacore avrebbe dovuto testimoniare venerdì prossimo nell'ambito del processo a Raniero Busco, ex fidanzato della Cesaroni, che fu uccisa a Roma con 29 coltellate il 7 agosto del 1990, a 21 anni. Il suo cadavere fu ritrovato nell'ufficio dove lavorava come segretaria, in via Poma.I sospetti caddero prima su un giovane che abitava nel palazzo, Federico Valle, e poi su Vanacore, il portiere dello stabile, entrambi scagionati dagli accertamenti. Nel 2008 i pm romani avevano chiesto nuovi accertamenti su Busco, viste anche le nuove tecniche di indagine a disposizione, e il mese scorso si è aperto il processo.
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