giovedì 9 marzo 2017
Svaligiato il magazzino del Centro di aiuto alla vita: sottratto il materiale destinato alle mamme povere. Appello del presidente: «Ora serve l'aiuto di tutti»
Rubati al Cav biberon e corredini. Molti telefonano per donare
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Svaligiato il Centro aiuto alla vita di Palermo. Nella notte tra lunedì e martedì, dal piccolo magazzino della sede di corso Tukory, a due passi dalla Stazione centrale, è sparito tutto. I ladri hanno scavalcato un muro di un cortile interno e scassinato la porta del centro, che da oltre dieci anni opera in questi locali confiscati alla mafia, portando via ogni oggetto utile per la prima infanzia.

I volontari stanno completando l’inventario da consegnare alla polizia, ma a un primo controllo risulta che siano spariti almeno 40 biberon di vetro, 7 o 8 seggiolini per auto, una culla di vimini bellissima pronta per essere consegnata a una mamma in difficoltà. E poi ancora tutine, vestiario, passeggini, oggettini da vendere nelle fiere di beneficenza, regalini per i più piccoli, materiale di cartoleria per i bambini che vanno a scuola e presentano condizioni economiche molto difficili. “Insomma un grosso danno. Molte cose erano ancora confezionate perché mai usate o nuovi acquisti, grazie alle offerte delle persone in giro per la città. Inoltre hanno rotto la porta in legno del piccolo magazzino creandoci un ulteriore danno” racconta il presidente del Cav, Luciano D’Angelo. Tutti i volontari sono rimasti senza parole. Con enorme tristezza hanno dovuto rimandare indietro a mani vuote una giovane mamma, che ieri mattina avrebbe dovuto ritirare il corredino completo e la culletta per l’arrivo del suo bambino.

“Come responsabile ho denunciato tutto alla polizia – afferma con amarezza D’Angelo -, ma chiedo a tutti i cittadini solidarietà concreta per le mamme e i bambini assistiti. Le persone che vengono qui a chiedere aiuto sono soprattutto donne in grandissima difficoltà economica. Non hanno nulla, bussano a questa porta come ultima spiaggia prima di ricorrere all’aborto. Non riesco veramente a capire chi e per quale motivo possa avere compiuto un gesto così orribile. Noi non abbiamo finanziamenti. Offriamo questo tipo di servizio basandoci esclusivamente sulle donazioni spontanee della gente, che offre somme di denaro, acquista prodotti per l’infanzia, latte, pannolini, corredini, con il solo scopo di aiutare la povera gente”.

E la generosità della gente non si è fatta attendere. Decine di telefonate ieri alla sede del Cav. “Le persone che hanno chiamato si sono mostrate disponibili ad aiutarci, ad acquistare materiale – spiega D’Angelo -. A tutti diciamo che abbiamo bisogno di oggetti per l’infanzia. Un altro modo per aiutare queste persone in difficoltà è quella dell’adozione a distanza, sostenendo le spese di una mamma in povertà per diciotto mesi”.

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