mercoledì 10 ottobre 2012
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​Ci sono pochi soldi, quindi... si spegne la luce. Si risparmia come e dove si può e allora, con la Legge di stabilità all’esame del Consiglio dei ministri, parte l’operazione definita "Cieli bui". Le finalità messe per iscritto dal governo sono le «esigenze di contenimento della spesa pubblica, di risparmio di risorse energetiche, nonché di razionalizzazione e ammodernamento delle fonti di illuminazione in ambienti pubblici», si legge nella bozza entrata a Palazzo Chigi. Il provvedimento prenderà poi la forma di un Dpcm (un decreto del presidente del Consiglio dei ministri), che stabilirà gli «standard tecnici di tali fonti di illuminazione e misure di moderazione del loro utilizzo».Ci sarà così meno luce di notte, per via dello spegnimento dell’illuminazione pubblica o - quanto meno - di un suo affievolimento, anche automatico (tramite appositi dispositivi), durante tutte o parte delle ore notturne. Di conseguenza le strade saranno meno luminose: verranno individuate quelle, urbane o extraurbane (o anche solo loro porzioni), nelle quali saranno adottate le misure dello spegnimento o dell’affievolimento dell’illuminazione, anche combinate fra loro. Ci saranno tuttavia delle eccezioni: specifici luoghi e archi temporali nei quali, invece, non sarà applicata alcuna riduzione. Nel risparmio energetico anche gli enti locali dovranno fare la loro parte: dovranno fissare modalità di ammodernamento degli impianti tali «da convergere, progressivamente e con sostituzioni tecnologiche, verso obiettivi di maggiore efficienza energetica».
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