mercoledì 5 dicembre 2012
Vertice fiume a palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi e lo stato maggiore del Pdl. Il Cavaliere non ha sciolto le sue riserve in merito alla sua candidatura e al progetto di un nuovo partito. Riunione aggionata a domani.
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Vertice fiume a palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi e lo stato maggiore del Pdl. Il Cavaliere non ha sciolto le sue riserve in merito alla sua candidatura e al progetto di un nuovo partito.Al termine dell'incontro il Cavaliere e Angelino Alfano avrebbero deciso di riaggiornarsi domani, quando si saprà qualcosa di più certo sulla riforma elettorale ed è atteso al Consiglio dei ministri il decreto sull'incandidabilità.. A via del Plebiscito oltre ai 'big' del Pdl era presente l'ex governatrice del Lazio Renata Polverini.L'interpretazione "ufficiale" è che il Pdl non si spacca e anzi sceglie di "rilanciare unitariamente" il partito verso le elezioni politiche. Una unità che raccolga le "diversità" esistenti. È quanto assicura una nota dell'Ufficio stampa del Pdl a conclusione del vertice di oggi con Berlusconi che continuerà domani con inizio alle 13,30. La nota annuncia altresì la volontà di procedere alla riforma della legge elettorale "adottando meccanismi equilibrati". "Il vertice di oggi, in via del Plebiscito - questo il testo della nota -, ha avviato una discussione proficua, in un clima costruttivo, su come rilanciare unitariamente il Popolo della Libertà in prossimità delle impegnative scadenze elettorali. Il progetto di rilancio - che coinvolge il partito nella sua interezza - mira a rafforzare un centrodestra moderno e competitivo, alternativo alla sinistra, per tornare alla guida del Paese. Unità e rilancio, quindi, nella convinzione che le diversità, opportunamente convogliate, costituiscono un arricchimento. Questo è l'obiettivo ambizioso che il Pdl si pone per rappresentare una forza politica in grado di confrontarsi al suo interno ed essere lineare e incisiva in tutte le sue azioni all'esterno". "È stata scelta una linea costruttiva per la riforma della legge elettorale che -conclude la nota- va fatta adottando meccanismi equilibrati".
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