venerdì 12 aprile 2013
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Conti correnti bancari, di società e persone, fino a una somma di 12 milioni e 585mila euro, sono stati posti ieri sotto sequestro preventivo dalla Guardia di finanza, su disposizione del gip di Firenze Paola Belsito, nell’inchiesta della procura di Firenze sulla presunta truffa allo Stato coi fondi per l’editoria per il gruppo editoriale che fa capo a Denis Verdini. Proprio tra i conti bloccati ci sono quelli del coordinatore nazionale del Pdl e di Massimo Parisi, coordinatore regionale del partito e uomo di fiducia di Verdini in Toscana per le attività editorial-politiche.Per l’accusa, e ora anche per il gip Belsito, che ha recepito le richieste della procura fiorentina, Verdini e Parisi sono gli ideatori di truffe allo Stato perpetrate ingannando per anni, tra il 2002 e il 2011, il Dipartimento per l’editoria della presidenza del Consiglio, sono i “burattinai” di società di fatto esistenti solo per “catturare” i fondi. Venti in totale le persone indagate, più due società editoriali. Il sequestro di ieri si aggiunge ai 10 milioni già sequestrati nella stessa inchiesta il 18 ottobre 2011. Per l’accusa, le società editoriali coinvolte erano cooperative giornalistiche fittizie messe in piedi solo per ottenere finanziamenti dallo Stato, per la pubblicazione delle testate, da tempo non più in edicola, Giornale della Toscana, Metropoli Day e Il Cittadino.​
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