lunedì 26 luglio 2010
Lo ha annunciato lo stesso coordinatore delPdl in una lettera inviata il 23 luglio ai vertici dell'istituto e resa nota stamani. Intanto inizia oggi la settimana chiave per l'inchiesta sulla lobby dell'eolico. A palazzo Clodio il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e il pm Rodolfo Sabelli sentiranno l'onorevole Verdini e domani il senatore Dell'Utri.
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L'onorevole Denis Verdini «ha rassegnato le sue dimissioni irrevocabili» da presidente del Credito cooperativo fiorentino e da componente del Cda. Lo ha annunciato lui stesso in una lettera inviata il 23 luglio ai vertici dell'istituto e resa nota stamani.Intanto inizia oggi la settimana chiave per l'inchiesta sulla lobby dell'eolico. A palazzo Clodio il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e il pm Rodolfo Sabelli sentiranno il coordinatore del Pdl e domani il senatore Pdl Marcello dell'Utri. Verdini è indagato assieme a dell'Utri, Flavio Carboni e Massimo Lombardi per violazione della legge sulla costituzione di società segrete nell'inchiesta sulla cosiddetta P3. Il coordinatore del Pdl è indagato anche nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per l'eolico.LA LETTERA DI DIMISSIONI«In questi mesi - scrive Verdini nella lettera di dimissioni - si è abbattuta sulla mia persona e, indirettamente, sul Credito cooperativo fiorentino, una tempesta mediatica e giudiziaria di ampie proporzioni rese certamente più eclatanti dal ruolo politico che rivesto. Sono assolutamente certo di poter dimostrare, e lo farò nelle sedi opportune, la mia estraneità da ogni illecito che mi viene in questa fase addebitato. Tuttavia devo prendere atto che la rilevanza assunta dai fatti che mi vengono imputati, rilevanza che va bene al di là del merito stesso dei problemi, rischia di gettare un ombra sulla banca».«In questi 20 anni - prosegue Verdini - il Credito cooperativo fiorentino ha conosciuto una significativa espansione ritagliandosi uno spazio importante nell'area metropolitana fiorentina, crescendo in soci e patrimonio e contribuendo fattivamente allo sviluppo della nostra comunità. Sono risultati che nessuna tempesta mediatica o giudiziaria può cancellare, come è confermato dalla fiducia che anche in questi mesi soci e clienti non ci hanno fatto mancare. Proprio per questo e per l'impegno che ho profuso in questi anni, per tutelare la banca e assicurarne la crescita, non posso assistere passivamente al tentativo di coinvolgerla in vicende che potrebbero danneggiarla».«Per questo motivo, con enorme rammarico - conclude Verdini rivolgendosi ai vertici dell'istituto - ho assunto la decisione di dimettermi irrevocabilmente dalla carica di presidente e di componente del Consiglio di amministrazione del Credito cooperativo fiorentino. Desidero esprimere anche attraverso questa lettera, i miei sentimenti di gratitudine ai soci, che in tutti questi anni ci hanno sempre confermato la loro fiducia, al personale dipendente, e a tutti voi, che avete supportato la mia azione e contribuito alla crescita di questa banca». Il Consiglio di amministrazione del Credito cooperativo fiorentino è convocato per oggi pomeriggio.
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