sabato 20 giugno 2015
Continua la protesta dei migranti fermati alla frontiera. Il vescovo Suetta ha celebrato una messa per i profughi e i volontari. Nel pomeriggio corteo dei centri sociali.
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Nella Giornata mondiale del rifugiato continua la protesta dei migranti a Ventimiglia contro il blocco della frontiera da parte delle autorità francesi.
Al momento, secondo le stime fornite dalla Croce Rossa, sono oltre 150 i profughi ancora accampati sulla scogliera dei Balzi Rossi. Altri 400 migranti hanno trascorso la notte nella stazione della cittadina ligure, dove è stato allestito un centro di prima accoglienza con un centinaio di brandine.
Continua intanto il braccio di ferro tra la polizia italiana e la polizia d'Oltralpe sulle richieste di riammissione dei profughi trovati in territorio francese. Nella giornata di ieri 83 persone sono state riammesse in Italia ma per altre decine è stata rifiutata la riammissione in base all'accordo bilaterale di Chambery.
Al valico di frontiera di Ponte San Ludovico prosegue anche la gara di solidarietà tra cittadini francesi e italiani. Sono decine infatti le famiglie e le associazioni che stanno portando cibo, bevande e vestiti ai migranti che stazionano da ormai otto giorni sugli scogli per rivendicare il diritto a spostarsi liberamente all'interno dell'Unione europea.
Nel pomeriggio nella piazza della stazione di Ventimiglia è in programma un'assemblea pubblica organizzata da centri sociali e associazioni antirazziste in solidarietà con la protesta dei profughi.La Caritas diocesana prosegue nella sua opera di sostegno morale e fisico verso i migranti. Venerdì i seminaristi di Bordighera hanno effettuato la distribuzione della cena. Oggi a Ventimiglia c'è stata la visita del direttore della Focsiv e alle 12 nella centralissima chiesa di Sant'Agostino, a due passi dalla stazione ferroviaria, il vescovo diocesano Antonio Suetta ha celebrato una messa per i profughi e per tutte quelle persone che stanno aiutando in questa emergenza.
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