venerdì 22 settembre 2017
Una milanese pubblica sul web un annuncio per vendere il figlio non ancora nato. La Polizia la scopre, ma lei non è nemmeno incinta: "L'ho fatto per provocazione"
Attenzione ai "troll" su Internet

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Annuncia online la vendita del proprio figlio nascituro, ma viene identificata dalla Polizia Postale di Catania e denunciata. La donna, residente a Milano e che non è nemmeno incinta, si giustifica: "Era una provocazione". L'indagine è stata avviata dopo il rinvenimento di un annuncio sulla pagina Facebook "Compro e vendo tutto" in cui una utente, asserendo di essere al quinto mese di gravidanza e pubblicando l'ecografia del feto, proponeva il bambino al miglior offerente con prezzo di partenza di 10.000 euro. Si è quindi risaliti alla donna che è stata sottoposta a perquisizione domiciliare ed informatica. L'indagata, 28 anni, coniugata e di professione commessa, ha ammesso di essere l'autrice dell'annuncio ma ha riferito di averlo scritto in maniera provocatoria, in qualità di "troll" (termine che deriva dalla mitologia scandinava e che nel gergo di internet definisce chi pubblica scritti falsi, diffamatori, molesti e fortemente provocatori al fine di attirare l'attenzione, fomentare le discussioni e disturbare). La donna aveva anche prelevato l'immagine dell'ecografia in Rete da un gruppo web di mamme e, per attirare l'attenzione nel gruppo Facebook, lo aveva pubblicato insieme alla proposta di vendita.

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